Sotto la Fontana di Trevi si nasconde Vicus Caprarius, la “Città dell’Acqua”: 2000 anni di storia tra domus romane, vasche e affreschi.
A pochi passi da Fontana di Trevi, nel cuore barocco di Roma, in pochi sanno che si nasconde un mondo sotterraneo che racconta due millenni di vita quotidiana: stiamo parlando di Vicus Caprarius, conosciuta anche come la Città dell’Acqua. Un luogo che sembra sospeso tra mito e realtà, nel quale l’antico incontra la modernità e l’acqua diventa filo conduttore della storia. Sotto il frastuono dei turisti e il luccichio delle monete lanciate nella fontana, questo sito archeologico permette di scoprire i resti di una lussuosa domus romana, un serbatoio idrico e frammenti di affreschi e ceramiche che raccontano l’evoluzione della città dall’età imperiale fino al Medioevo.
Un luogo che sembra sospeso tra mito e realtà, nel quale l’antico incontra la modernità e l’acqua diventa filo conduttore della storia. Sotto il frastuono dei turisti e il luccichio delle monete lanciate nella fontana, questo sito archeologico permette di scoprire i resti di una lussuosa domus romana, un serbatoio idrico e frammenti di affreschi e ceramiche che raccontano l’evoluzione della città dall’età imperiale fino al Medioevo.
Vicus Caprarius: la città segreta sotto la Fontana di Trevi
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Gli scavi di Vicus Caprarius sono stati effettuati tra il 1999 e il 2001 durante i lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi. Finanziati dal Gruppo Cremonini, hanno riportato alla luce un complesso di epoca neroniana (55-68 d.C.) articolato in due edifici per oltre 2.000 metri quadrati, tra via di San Vincenzo e via del Lavatore.
L’edificio principale è un’antica insula poi trasformata nel IV secolo in una sontuosa domus, conserva ancora oggi pareti alte otto metri in opus latericium. Nel complesso si ammira anche il castellum aquae dell’Acquedotto Vergine, l’imponente serbatoio da cui sgorga la stessa acqua che alimenta la Fontana di Trevi. Il nome “Città dell’Acqua” nasce proprio da questo intreccio millenario tra ingegneria idraulica e architettura romana.
Il sito archeologico si trova in Vicolo del Puttarello 25 e accoglie i visitatori dal martedì alla domenica, dalle 11:00 alle 17:00. La prenotazione è obbligatoria nei weekend e nei giorni festivi ed è altamente consigliata durante la settimana, telefonando o scrivendo via WhatsApp al +39 3397786192. Il biglietto d’ingresso è di 3 euro intero e 1 euro ridotto (per studenti, insegnanti, over 65 e possessori di Roma Pass), mentre l’accesso è gratuito per minori di 18 anni e scolaresche.
Photo Credits: Shutterstock


