Beppe Vessicchio, il maestro più amato d’Italia, è scomparso a 69 anni: oggi a Roma i suoi funerali, in una chiesa dal cuore musicale.
Beppe Vessicchio, probabilmente il direttore d’orchestra più amato dal pubblico italiano, si è spento all’età di 69 anni. Figura inconfondibile del nostro mondo dello spettacolo, con la sua barba bianca e il suo sguardo gentile, aveva saputo unire il rigore musicale e il calore umano come pochi altri . Dalle direzioni sul palco di Sanremo alle collaborazioni con artisti di ogni genere, la sua presenza era diventata sinonimo di armonia e competenza, ma anche di ironia e leggerezza. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella musica italiana, tanto nel mondo accademico quanto nel cuore di chi lo aveva conosciuto attraverso lo schermo. Oggi, a Roma, l’ultimo saluto. Ma anche la chiesa dove si svolgeranno i funerali di Beppe Vessicchio racchiude un segreto musicale.
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Funerali Beppe Vessicchio: a Roma in una chiesa dal cuore musicale
I funerali di Beppe Vessicchio si terranno oggi, lunedì 10 novembre 2025 alle ore 15:00, presso la Chiesa dei Santi Angeli Custodi di Roma, in forma strettamente privata. Una scelta discreta, in linea con lo stile del maestro, che amava la musica più della ribalta.
Eppure il luogo prescelto non è casuale: la parrocchia dei Santi Angeli Custodi ha una lunga tradizione musicale, con un organo a canne che accompagna le celebrazioni e un coro parrocchiale che da decenni anima la liturgia. È una chiesa dove la voce umana si unisce all’eco degli strumenti, rendendo il canto parte viva della preghiera.
Nella simbologia cristiana, gli angeli custodi non parlano, ma cantano: il loro linguaggio è l’armonia, non la parola. E in questa chiesa, arricchita da affreschi rinascimentali e da una vita sonora vibrante, la metafora diventa realtà. Vessicchio, che ha diretto cori e orchestre come un vero “angelo della musica”, sembra trovare qui la sua cornice ideale: un luogo dove la solennità si esprime in melodia e dove il silenzio stesso ha un ritmo.
Beppe Vessicchio, cosa aveva svelato qualche mese fa sulla potenza della musica che può guarire corpo e anima
Qualche mese fa, Beppe Vessicchio aveva reso pubblico un suo pensiero che oggi suona come un testamento spirituale: “la musica può salvarti la vita, e non è solo un modo di dire”. Per lui le note erano una forma di energia vitale, capace di entrare in risonanza con l’animo umano e di restituire equilibrio e forza.
“Conosco i benefici offerti dall’avere un rapporto con la musica — in alcuni casi è salvifico”, diceva il maestro, convinto che la musica potesse agire come una terapia naturale, capace di curare corpo e mente. Nei suoi studi aveva persino esplorato il legame tra armonia sonora, natura e materia, osservando come le vibrazioni musicali potessero influire su piante e vino. Un approccio olistico e poetico che riassumeva il suo credo: la musica è vita, dialogo, guarigione.
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