Una domenica da dimenticare per migliaia di persone a Roma. Il violento nubifragio che si è abbattuto sulla Capitale nel tardo pomeriggio del 13 luglio ha provocato forti disagi non solo nei trasporti aerei, ma anche tra gli spettatori accorsi allo Stadio Olimpico per assistere al concerto di Ultimo.
Mentre i primi temporali cominciavano a colpire la città intorno alle 19:30, l’aeroporto di Fiumicino ha dovuto fronteggiare una situazione critica: almeno 16 voli sono stati dirottati verso altri scali, tra cui Pisa, Bologna, Napoli, Brindisi, Ancona e Bari. Gli aerei, impossibilitati ad atterrare per le condizioni meteo, hanno trovato temporaneo approdo altrove in attesa di poter fare rientro allo scalo romano.
La società Adr, che gestisce l’aeroporto Leonardo Da Vinci, ha confermato che diversi voli sono stati costretti a cambiare rotta per motivi di sicurezza. Ritardi e cancellazioni si sono accumulati soprattutto nel pomeriggio, complicando gli spostamenti per centinaia di viaggiatori.
Ma il maltempo ha colpito duramente anche chi si trovava allo Stadio Olimpico. Migliaia di fan di Ultimo, già in attesa del concerto, si sono trovati sotto una pioggia torrenziale proprio nelle ore precedenti l’inizio dello show. Particolarmente colpiti i fan che si erano posizionati sul prato, sperando di conquistare i posti migliori.
Molti sono stati costretti ad allontanarsi temporaneamente in cerca di riparo, mentre l’organizzazione del concerto ha aperto le tribune laterali e retrostanti per offrire una protezione di fortuna. Qualcuno ha resistito sotto la pioggia, armato di ombrelli e impermeabili, ma il fuggi fuggi generale è stato inevitabile.
Solo intorno alle 21, quando il maltempo ha iniziato a concedere una tregua, il prato si è lentamente ripopolato. Lo show di Ultimo è riuscito comunque ad andare in scena, anche se segnato da un inizio difficoltoso e da una serata che resterà sicuramente impressa nei ricordi del pubblico, non solo per la musica.


