La drammaturgia italiana e non solo, da Pirandello in poi, si è avventurata nello studio dei personaggi – tra morbosità, psiche e fobie –  per portare lo spettatore fin dentro le viscere più nascoste dei protagonisti di vicende vicine o lontane.

Tutto questo percorso trova il suo approdo estremo e definitivo al Teatro Studio Uno di Roma fino al 18 ottobre con “Augenblick – L’Istante del Possibile” in cui lo spettatore viene fisicamente trascinato “nella pelle” del personaggio, grazie a  un progetto di teatro immersivo veramente ben riuscito, dove in balìa di una regia magnificamente costruita per “imprigionare” il pubblico in trame e tessuti, mentali e tangibili, il visitatore (o meglio testimone) si ritrova catturato in una rete spettacolare tra scenografie magistrali e ambientazioni realistiche. Tra sogno e realtà.

Augenblick – L’Istante del Possibile, nato ad hoc come residenza al Teatro Studio Uno di Roma, trasformandolo, rende lo spazio teatrale labirintico e “interattivo” coinvolgendo lo spettatore attraverso i 5 sensi: olfatto, udito, gusto, vista e tatto.

Il pubblico, invitato a lasciarsi andare, si ritrova al tavolo con commensali pronti ad avvelenarlo, diventa testimone di assassini, custode di segreti inconfessabili e ancora complice, occhio indiscreto, aiutato dalla riservatezza che regalano maschera e volto coperto, ottimi escamotage per liberare “l’osservatore” da qualunque inibizione, per gettarlo nelle braccia di attori e scenografie.

Un’esperienza da non farsi scappare, in scena al Teatro Studio Uno fino al 18 ottobre 2015, affidata all’attenta regia e progettualità di Riccardo Brunetti che negli ultimi anni ha sempre proposto sulla scena italiana esperimenti teatrali coinvolgenti e mai banali.