Carne cruda al cane: la scelta alimentare che può costarvi cara. Cos’ha scoperto uno studio inglese sui batteri presenti in essa.

Il 4 dicembre 2023 una ricerca rivoluzionaria pubblicata sulla rivista One Health ha gettato luce sui gravi effetti della carne cruda sull’incolumità del cane, ma anche del gatto.

Carne cruda al cane: il nuovo studio che mette in guardia

I ricercatori dell’Università di Bristol nel Regno Unito hanno analizzato attentamente gli effetti della carne cruda su un campione rappresentativo di 600 cani da compagnia sani. Questa approfondita ricerca ha avuto a supporto una serie di indagini sulla preferenza dei cani tra giocattoli e cibo e – inutile dirlo – i risultati sono stati molto preoccupanti.

La nostra ricerca ha rivelato un’associazione significativa tra l’eliminazione di Escherichia coli resistente alla ciprofloxacina e l’alimentazione basata su cibi crudi nei cani“, afferma l’epidemiologo genetico Jordan Sealey.

L’Escherichia coli è un batterio presente nel microbioma intestinale di esseri umani e animali, con alcune varianti potenzialmente pericolose. Lo studio ha identificato un legame diretto tra cani alimentati con carne cruda e la presenza, nelle loro feci, di batteri E. coli resistenti all’antibiotico ciprofloxacina.

I ricercatori, nello specifico, hanno condotto lo studio esaminando gli escrementi dei partecipanti. Hanno poi utilizzato sondaggi compilati dai proprietari, che includevano informazioni sulla dieta e variabili come gli ambienti di gioco e le abitudini di passeggiata quotidiana.

E. Coli, gravi conseguenze per il cane: aumentare limiti

È quantomai evidente che il consumo di carne cruda rappresenta un significativo fattore di rischio nell’eliminazione di E. coli resistente agli antibiotici. Per affrontare questa problematica, Matthew Avison, batteriologo molecolare dell’Università di Bristol, suggerisce l’implementazione di limiti più rigorosi sul numero di batteri ammessi nella carne destinata al consumo crudo.

L’importanza di questa scoperta, in sintesi, non risiede solo nella quantità di cibo fornito, come evidenzia lo studio sul sovralimentare i gatti. Sta anche nella qualità degli alimenti somministrati. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione non solo alla quantità, ma anche al tipo di alimentazione che offriamo ai nostri amici pelosi. Il tutto per assicurare loro una vita sana e felice.

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