Una ‘girls band’ multietnica composta da quattro giovanissime ragazze: Lisa, Sofia, Christel e Naike. Quel che piace molto di loro è la ferrea amicizia, che le induce ad aiutarsi lealmente nei momenti di difficoltà

‘Luv U’ è il nuovo singolo delle ‘Ragazze Punk’: un mix di suoni ‘urban pop’ che cattura l’essenza della ‘Generazione Z’, combinando suoni neo-melodici con sfumature trap internazionali. Sembra quasi di essere tornati all’epoca dei primissimi Depeche Mode – quelli dei tempi di ‘See you’ per intenderci – in versione femminile, anche se queste 4 ragazze della Svizzera italiana dei DM non ne hanno mai sentito parlare…

Sia come sia, dopo il successo virale a ‘XFactor 2023’, la band ha deciso di concentrarsi sulla scrittura e di conquistare un posto nel panorama musicale come una ‘girls-band’ europea nel più puro stile Korean Pop, che va tanto di moda al nord. C’è da dire che le ‘tipe’ hanno dimostrato di essere ottime amiche tra loro: hanno lavorato assiduamente per creare un brano moderno e accattivante, che riflettesse le esperienze e le emozioni delle adolescenti di oggi. Il loro videoclip, girato in un complesso industriale affrescato da graffiti e con un drone che sfrecciava tra le vie industriali abbandonate, rappresenta una fuga e un senso di angoscia che si mescola perfettamente con la storia d’amore tra adolescenti finita male. Noi abbiamo cercato di conoscerle meglio, attraverso un’intervista-dibattito, per vedere cosa saltava fuori dalle loro giovani ‘testoline’. Eccovi, dunque, il resoconto collettivo di un loro divertente pomeriggio di ‘eruzioni vulcaniche’.

Lisa, Sofia, Christel e Naike, perché avete deciso di riunirvi in un quartetto chiamato ‘Ragazze Punk’?

Lisa: “Ci siamo conosciute frequentando la PopMusicSchool e siamo diventate amiche”.

Naike: “Sì, è così. E durante una lezione di presenza scenica abbiamo avuto l’idea di formare una band”.

Christel: “Incoraggiate anche da Pablo e dal nostro insegnante, ora anche manager, Mauro Marchese”.

Sofia: “Il nostro nome, invece, fa riferimento alla nostra prima canzone, mai pubblicata, che s’intitolava proprio ‘Ragazze Punk’. Ci piaceva e, quindi, abbiamo deciso di mantenerlo anche per la band, nonostante il nostro genere musicale non sia esattamente il punk”.

E infatti, non sembrate tanto ‘strane’, rispetto alla corrente musicale degli anni ’70 del secolo scorso: più che altro, fate pensare a una versione femminile dei primissimi Depeche Mode all’epoca di ‘Live in silence’, quando facevano punk elettronico: i DM sono un vostro riferimento?

Naike: “Io conosco la loro musica, ma non sono una band che ascolto. Quindi, direi che non sono un nostro riferimento”.

Christel: “Anzi, diciamo pure che non abbiamo un chiaro riferimento in quello che facciamo: non ci ispiriamo a nessuno in particolare”.

Lisa: “I Depeche Mode neanche li conosco: ho sentito parlare di loro e sicuramente avrò sentito alcune loro canzoni, ma non saprei riconoscerle”.

Sofia: “Esatto, nemmeno io”.

E allora diteci: quali sono i gruppi o gli artisti ai quali vi ispirate?

Sofia: “In genere, io ascolto anche solo una canzone di un artista: non mi appassiono al cantante, ma ai singoli brani”.

Christel: “Per me: ThaSupreme, Nicki Minaj, Emis Killa e Rihanna”.

Naike: “Io, invece, di solito ascolto Marco Mengoni, Maluma, Taylor Swift, Olivia Rodrigo e Vasco Rossi”.

Lisa: “Come abbiamo detto prima, in realtà non ci ispiriamo a nessuno: cerchiamo di essere noi stesse e basta. Però, personalmente, gli artisti che ascolto maggiormente e che, in quale modo, influenzano i miei gusti musicali sono: Tini e Miley Cyrus”.

‘Luv U’ sembra la classica storia di un ragazzo che ha illuso qualcuno e poi è scomparso: siete sicure che meritasse un ‘pezzo’ così interessante? Non era meglio un semplice ‘vaffa’ e via?

Naike: “Lui, sicuramente, non meritava questo ‘pezzo’. Ma il messaggio che questa canzone vuole trasmettere meritava di essere condiviso con quelle persone che stanno vivendo una situazione simile, oppure che hanno bisogno di sentire di non essere soli per riuscire ad uscirne”.

Lisa: “Infatti, la canzone in sé non è dedicata al ragazzo in questione, ma alla situazione che ha vissuto Sofia. E proprio come ha detto Naike: può aiutare altri che stanno vivendo questo passaggio di crescita abbastanza delicato”.

Christel: “Ci sarebbe da dire che lui, il “vaffa” lo ha preso. Tuttavia, utilizzare quel dolore per farne venir fuori una canzone è anche un bene, perché al posto di disperarsi ci si fa una hit sopra”.

Sofia: “Sì, il “vaffa” lo ha preso: eccome… Ma per me, scrivere questa canzone è stato uno sfogo: credo che la musica serva anche a questo”.

Il video girato in un capannone: ci è sembrata una location post industriale, come quelle vietate dal decreto ‘antirave’ del governo. Il riferimento è quello? Oppure, volevate uno sfondo diverso dalla solita discoteca soffocante?

Christel: “Volevamo un clima un po’ street e, appunto, in discoteca veniva una cosa troppo affollata. Inoltre, sarebbe stato difficile girare il video”.

Naike: “Esatto: era un luogo che ci aveva ispirato molto e che, secondo noi, poteva rappresentare bene questa canzone”.

Lisa: “Secondo me, essendo un posto abbandonato, oltre ad avere una bella immagine grazie ai graffiti, rende l’idea dell’abbandono, sia da parte del ragazzo nei nostri confronti, che viceversa”.

Sofia: “Condivido: abbiamo pensato che fosse un luogo adatto alla canzone e alla generazione alla quale si riferisce, ossia la nostra”.

L’esperienza a ‘XFactor 2023’: come la giudicate? Vi è parsa utile per mettere in mostra un primo ‘assaggio’ delle vostre potenzialità?

Sofia: “Siamo arrivate a ‘XFactor’ ancora acerbe. Quindi, quest’esperienza e con essa anche i “No” da parte dei giudici, ci hanno rese ancora più determinate a migliorarci sempre”.

Naike: “Sì, anch’io la penso così: ci ha insegnato a non prendere le critiche sul personale e a distinguere quelle costruttive da quelle fatte solo per ferire”.

Christel: “Verissimo. Inoltre, da un lato ci ha fatto crescere, perché abbiamo visto come funziona, un poco, il mondo dello spettacolo; dall’altro, ci ha reso maggiormente consapevoli del fatto che abbiamo ancora tanto su cui lavorare”.

Lisa: “Indubbiamente, ci ha donato visibilità e ci ha permesso di iniziare a far conoscere la nostra musica. Di questo, siamo molto grate”.

L’idea di fare una formazione a 4 è decisamente originale: chi scrive i testi? E chi le musiche? Insomma, come vi dividete i compiti? Oppure accumulate idee e le inserite nei vostri brani a seconda di come vengono?

Sofia: “Luv U è stata scritta a partire dal racconto di una mia storia d’amore finita male. Mentre io raccontavo, le altre prendevano appunti, che poi abbiamo trasformato nel testo del brano”.

Christel: “Esatto: nel caso di ‘Luv U’, in sei ore abbiamo scritto il testo e trovato la melodia. Tutte insieme”.

Lisa: “Guarda, in realtà dipende dalla canzone. In ogni caso, noi in genere scriviamo dei testi e cerchiamo delle melodie che ci girano per la testa. Da questi spunti, Luca Mattioni, il nostro produttore, riesce sempre a ricostruire una base perfetta in base alla nostra visione del brano”.

Naike: “Sì, in genere è così. Tuttavia, ci è anche capitato di scrivere dei testi singolarmente, per poi unirli, modificarli assieme e trovare una melodia adeguata”.

Come vedete il vostro futuro? L’Italia è un Paese di ‘dinosauri’, sapete?

Lisa: “Noi non pretendiamo di cambiare la mentalità o i gusti musicali della gente: noi facciamo una musica che piace, in primis, a noi. Poi, speriamo possa piacere a più persone possibili”.

Naike: “Lo sappiamo di non poter piacere a tutti. La nostra musica è per chi la vuole ascoltare e si avvicina sicuramente di più alla nostra generazione”.

Christel: “Per quanto riguarda il futuro, sinceramente non lo so: ovunque ci porterà la nostra musica, se sarà frutto del nostro impegno e della dedizione che abbiamo oggi, sarà sicuramente piacevole”.

Sofia: “Noi andremo avanti a fare musica, a esibirci e mettere tutte noi stesse in ciò che facciamo”.

Cosa pensate di noi ‘boomers’? Siamo mentalmente saturati dalla musica dei nostri tempi e non ci ‘schiodiamo’ più da lì?

Lisa: “Non saprei. Ma se anche fosse, è normale: ognuno ascolta la musica che preferisce”.

Sofia: “Questo, però, non ci impedisce di fare musica che piace a noi e alle persone della nostra età”.

Christel: “In realtà, io penso che l’età e le generazioni che passano contino fino a un certo punto: i gusti musicali vanno al di là di questo”.

Naike: “Sono d’accordo: rimanere ‘inchiodati’ alla musica dei tempi ‘andati’ non è detto sia un male. Io, per esempio, ascolto parecchia musica degli anni ‘80/’90. Soprattutto italiana: Baglioni, Vasco Rossi e via dicendo. Secondo me, sono influenze davvero importanti. La musica è bella proprio perché è varia e ognuno ascolta, o crea, quella che preferisce”.

I prossimi obiettivi: un album? Un tour? Un altro contest musicale?

Lisa: “Per quanto riguarda i contest, abbiamo avuto la nostra esperienza a XFactor, della quale siamo molto grate, ma penso che, per ora, non pensiamo ad altre partecipazioni di questo tipo”.

Christel: “In futuro, ci piacerebbe molto esibirci più spesso, per far ascoltare la nostra musica al pubblico”.

Sofia: “Inoltre, possiamo anticipare che stiamo lavorando a una serie tv della quale saremo le protagoniste”.

Naike: “Di certo, noi continueremo a scrivere e, sicuramente, sentirete presto della nuova musica”.

Intervista di Vittorio Lussana