Intervista a Michelle Marie Castiello editrice e fondatrice della radio più ‘donna’ del mondo

Fare comunicazione con professionalità e innovazione, per stare vicino a tutti gli italiani, soprattutto alle donne, mantenendo sempre alta una buona dose di entuasiamo e positività: è la sfida vinta con successo da una radio al femminile come RID 96.8 FM, che in questi giorni è sbarcata a Sanremo con la sua ‘Pink House’. Passione, coraggio, determinazione incontrano intrattenimento, attualità, cultura e musica nella città dei fiori, per raccontare la 73° edizione del Festival della musica italiana, dal 6 all’11 febbraio 2023. Guidati dall’editrice Michelle Marie Castiello, attraverso la voce di Marina Parrulli – una delle speaker che rende inconfondibile questa radio – ma anche dell’autore televisivo Christian Monaco e del presentatore Flavio Massimo, conosceremo una ‘città dei fiori’ totalmente nuova. Dai retroscena ai racconti ‘live’, a tutte le curiosità dei dietro le quinte: tutto quello che solitamente non viene raccontato sarà presentato dai tre inviati che dialogheranno continuamente con il pubblico di una città tutta in  fermento. Pareri, sensazioni, pronostici e molto altro ancora sarà trasmesso sulle frequenze di RID 96.8 FM durante la kermesse della canzone italiana. La ‘Pink House’ aperta a tutte le ore, manderà in onda i commenti a caldo del Festival, intervistando Vip ma anche il pubblico degli appassionati. Inoltre, un occhio attento al mondo femminile, ma non solo, coinvolgerà i propri ascoltatori in una battaglia a suon di ‘previsioni’ attraverso la ‘Lega di RID’ che sarà in prima fila per il FantaSanremo. Un’occasione unica per vivere le atmosfere più glamour del Festival, con uno sguardo diverso e con prospettive più ampie: un divertimento assicurato.

Michelle, come è nata e cresciuta l’idea di RID 96.8 FM?

L’idea di RID è nata come un seme dentro di me, che è poi sbocciato e fiorito negli anni. Adesso siamo alla massima fioritura: la radio è come l’avrei sempre voluta e ne sono molto fiera. Nasce da una vita che ho vissuto in modo particolare, con un padre totalitario e maschilista. Mi sono dovuta guadagnare la sua fiducia e il suo rispetto. Alla fine, ha dato l’azienda in mano a me stessa e ho avuto la mia rivalsa. Per questo ho creato Rid: per essere un esempio per tutte le donne. Ho voluto creare una radio per le donne, che mostra che ogni donna, con il proprio lavoro, può avere la propria indipendenza. Perché solo con l’indipendenza possiamo essere libere da tutto, felici e fiere”.

Come avete ideato, sviluppato e anche modificato i programmi che compongono il palinsesto?

“Il palinsesto è cresciuto nel tempo. La cosa alla quale ho sempre tenuto è quella di essere ‘alternativamente unica’. E adesso, questo sta venendo fuori. Il nostro palinsesto è altrettanto unico: coinvolge speaker esperte dei settori dei quali parlano. Le speaker non sono nate come tali, ma ognuna ha il proprio lavoro. Io ho visto in loro la possibilità di diventare speaker e tutto questo progetto si è realizzato e si è sviluppato negli anni. Adesso siamo pieni a 360 gradi. Abbiamo anche il lato maschile, con il ‘mammo’ Marco Baldini, Alex Giovannetti e Fabrizio Imas. Adesso abbiamo davvero tutto, ma non c’è un solo speaker, nel nostro staff, che non sia esperto del settore di cui parla. Perché solo così funziona l’equazione di RID: passione più passione crea attrazione e può funzionare”.

Come siete sbarcati a Sanremo 2023?

“Ho sempre mandato qualcuno a Sanremo come inviato, ma quest’anno abbiamo avuto insieme a Christian Monaco l’idea di creare una ‘Pink House’ che fosse diversa e si distinguesse da tutti. Parliamo di tutto il ‘lato Pink’, siamo l’universo femminile del Festival, diciamo tutto ciò che gli altri non dicono e siamo in questo unici! Quest’anno, tra l’altro, a mio avviso è il boom di Sanremo: ci siamo lasciati alle spalle la pandemia, Amadeus ha puntato forte con la Ferragni, lo stile anni ’90 e i grandi personaggi che tornano. Per questo ho deciso di portare la radio qui al Festival”.

Che cosa volete offire di diverso agli ascoltatori?

“RID 96.8, come ho detto prima, è una radio alternativamente unica in Italia, con un focus al femminile, gli esperti del settore, un grande gruppo e, da quest’anno, anche la rivista ‘Donne di Oggi Magazine’. Puntiamo a un pubblico medio-alto, coniugando sempre bellezza ed eleganza: una cosa che prima non era associata a una radio. Siamo andati a puntare su una fetta di mercato che abbiamo creato noi, con la nostra radio: se uno vuole una radio ‘smart’, che unisce passione, eleganza, attualità e professionalità, RID è perfetta”.

Cosa vi aspettate dall’esperienza della ‘Pink House’?

“Dalla ‘Pink House’ spero e mi aspetto di far conoscere RID 96.8 in tutta Italia. Stiamo già andando benissimo, ma non si finisce mai di crescere ed è arrivato il momento di farlo. Spero di mostrare all’Italia la nostra qualità e unicità e di far diventare pink tutto Sanremo”.

Imprenditrice, editrice e talent scout: qual è la chiave di questo successo?

“Credere sempre in se stesse e avere una visione che va oltre la comunciazione. Sperare sempre e lasciare un piccolo segno nella vita delle donne, essendo noi stesse un esempio: siamo un gruppo di donne forte e unito, ci vogliamo bene, abbiamo caratteri diversi, ma ci rispettiamo tantissimo. Ognuna di noi ha il suo lavoro, ognuna di noi rappresenta ciò che fa. Le mie speaker credono in me, ma sono io per prima ad aver creduto in loro. Sono anche dell’idea che mio padre, da lassù, mi abbia mandato un segno. E mi commuovo ogni volta che ci penso…”.

Cosa consigli alle neo-imprenditrici italiane?

“Quello che consiglio è di combattere fino in fondo. Devono sapere che nulla sarà facile, ma devono difendere ogni loro pensiero e crederci. Più veniamo messe in dscussione e più vuol dire che stiamo cambiando qualcosa. Nell’editoria sono una delle pochissime donne, soprattutto giovani, ad avere delle intermittenti radiofoniche. Combatto sempre, anche perché ho una visione radiofonica diversa da tutti e che difendo a spada tratta. Dico alle imprenditrici di continuare sempre a credere in loro stesse, perchè questo è l’unico modo per essere salve”.

Intervista di Vittorio Lussana