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Belen Rodriguez testimonial del Denim Day: l'iniziativa è stata promossa dallo stilista Paul Marciano, il fondatore del brand Guess, contro la violenza sulle donne, per rivendicare i loro diritti, spesso calpestati da una società maschilista e patriarcale.

Così Belen Rodriguez, in una lunga intervista rilasciata a Marie Claire, esprime da una parte il suo entusiasmo nell'essere diventata simbolo di emancipazione femminile, dall'altra si dice impaurita e profondamente disgustata ogni volta che una donna subisce violenza. “E' un argomento che mi sta davvero a cuore e penso che subire violenza sia l'incubo peggiore di ogni donna – ha dichiarato la bella Belen Rodriguez – A chi non è capitato di andare in bagno in un ristorante, magari quando la sala si sta svuotando, senza la paura che qualcuno possa entrare all'improvviso? Persino vedere uno stupro recitato in un film, mi fa stare male. Non riesco a spiegarmi come nella mente di un uomo possano scatenarsi certi meccanismi”.

La fobia di essere stuprata è forte almeno tanto quanto la condanna nei confronti di chi crede che le donne ‘se la cercano' se indossano un paio di jeans attillati. “A questi qui, per la rabbia io li prenderei a botte! Forse si tratta di persone malate, da curare. Il punto è che non è tanto in ballo l'emancipazione: per me, l'abbiamo già conquistata da molti anni, non in tutte le culture, s'intende…Viaggiando – ha spiegato la conduttrice di Pequenos Gigantes – vedo donne velate con i mariti vestiti all'occidentale. È una cosa che mi dà molto fastidio ma capisco: è un fatto culturale. Di sicuro, c'è ancora molto maschilismo nel mondo, ed è una vergogna. Pensa solo a quando una donna finisce una relazione con un uomo: è sempre lei la poco di buono, no?”

Nel suo piccolo, però, Belen insegna a suo figlio Santiago che tutti hanno gli stessi diritti e a se stessa dice: “Sono diventata la donna che volevo essere”.