Basteranno 12 minuti per capire se una persona ha il Covid e quale sia la sua carica virale. Il test messo a punto da Menarini Diagnostic

In attesa di un vaccino contro il Coronavirus, la Menarini Diagnostic annuncia di aver messo a punto test rapidi per il Covid. Basteranno 12 minuti per sapere se una persona più esposta al virus e più contagiosa.

Test rapidi anti Covid: in 12 minuti si saprà anche chi è più contagioso

Leggi anche:>> QUESTI CIBI RAFFORZANO LE DIFESE IMMUNITARIE E ALLONTANANO IL RISCHIO DI CONTAGIO DA CORONAVIRUS

Un test ancora più rapido di quello che la stessa azienda farmaceutica toscana, aveva messo a punto e distribuito ad aprile scorso. Dai 20 minuti che richiedeva quel test sono scesi a 12. Ma le differenze non stanno solo nella tempistica. Se fino ad ora si ricercava nei campioni analizzati le componenti genetiche del virus, questi nuovi test vanno a ricercare la possibile presenza di infezione attraverso l’individuazione delle proteine specifiche del Covid.

Il tutto grazie a Point of Care Afias la piattaforma messa a punto dall’azienda fiorentina e già distribuita in Italia e in altri Paesi Europei. Un passo avanti nella diagnostica e nella prevenzione della diffusione del contagio.

“Per contenere la diffusione del Covid 19 – ha spiegato Fabio Piazzalunga, Global Head della Menarini – è estremamente importante fornire test affidabili che consentano uno screening su larga scala e un rapido rilevamento di casi positivi. Questo perché la vita e le economie saranno vincolate sempre più anche alla disponibilità e all’efficienza di questi strumenti diagnostici”.

I test rapidi Afias 1 e Afias 6: come funzionano

Al momento esistono due modelli di test: l’Afias 1 permette l’analisi di un campione alla volta, l’Afias 6 arriva ad analizzare fino a 6 campioni contemporaneamente. Attraverso la stessa piattaforma, è possibile fare anche le analisi sierologiche.

L’operatore sanitario una volta prelevato il tampone ad un paziente, lo inserisce nella piattaforma Afias. Se l’infezione è presente si presenterà un segnale fluorescente: più sarà intenso e maggiore sarà la carica virale. Lo stesso accadrà se si tratta di un esame sierologico, il cui campione sarà preso attraverso il prelievo del sangue o tramite digito puntura.

Crediti foto@Shutterstock