Intervista a una delle conduttrici più amate dal pubblico televisivo degi anni ‘80, quando era importante essere belle, ma anche brave, eleganti, intelligenti e raffinate: forse era questo il vero ‘segreto’ di quel nostro decennio così felice? Probabilmente, sì

Patrizia Rossetti è stata uno dei volti di Rete 4 negli anni ’80: carina, educata, graziosa, fisicamente proporzionata, a lungo ha rappresentato una delle ‘icone’ della bellezza televisiva italiana. Inoltre, era una conduttrice garbata, rilassante, autenticamente di classe: non le si poteva dir nulla, sotto il profilo della professionalità.

Era molto amata dal pubblico proprio per queste sue caratteristiche, che oggi sembrano essere ‘fuori moda’, forse perché non ci siamo resi conto di esserci via via immersi nel ‘trash’ e nel cattivo gusto. Ma a dispetto di tutto, Patrizia Rossetti, che di recente ha varcato la soglia di un’età importante, è più bella che mai, come se il tempo non si fosse neanche accorto di lei.

Vorremmo proprio vederle certe ‘tipe’ di oggi, un bel giorno… Ma a prescindere da ciò, quel che andrebbe riconosciuto a quella generazione di annunciatrici e conduttrici, da Patrizia Rossetti a Gabriella Golia, alla stessa Emanuela Folliero, è stato di averci insegnato il valore del fascino e della raffinatezza. Esse ci hanno educato alla bellezza posta in un rapporto di equilibrio perfetto con la professionalità, come fossero i fattori di un’equzione imprescindibile. Anzi, a quei tempi lo erano: la prima doveva coabitare assolutamente con la seconda. Belle e brave: era questo il criterio televisivo degli anni ’80. E forse era proprio questo il vero segreto di quegli anni, così felici e indimenticabili per tanti, tantissimi italiani.

 Patrizia Rossetti, di recente lei ha varcato la soglia di un’età importante, eppure appare in splendida forma, come sempre: ha forse ‘stretto’ un patto col diavolo?

“No, non ho fatto alcun patto, con nessuno. Diciamo che cerco di mantenermi in forma, mangiando sano e con un po’ di movimento: con la mia Golden Perla cammino molto”.

La bellezza più autentica di una donna si valuta meglio attraverso il tempo?

“La bellezza di una donna non ha età: una donna è bella sempre, con la sua positività, il suo sorriso, la sua personalità e la sua classe”.

Non crede che esistano canoni estetici distinti, non sempre ben valutati nel mondo della televisione, grazie ai quali una donna riesce a comunicare la propria sensualità anche se, in apparenza, sembra meno ‘perfetta’ di altre?

“La sensualità non è data da fattori estetici o esogeni: sensuale una donna può esserlo assolutamente, senza dover rispecchiare nessun canone”.

Può farci qualche nome di bellezze ‘sottovalutate’?

“Donne come Anna Magnani, Barbra Streisand, Ornella Vanoni, Mina e Meryl Streep”.

Lei è stata a lungo il volto di Rete 4, facendosi valere non soltanto per un’immagine invidiabile, ma anche per una certa signorilità e raffinatezza: lei ritiene che il mondo della televisione e, più in generale, dello spettacolo l’abbiano valorizzata abbastanza?

“Per certi versi, sono stata valorizzata, perché mi hanno fatto conoscere al grande pubblico. Ma per altri, no: ho cercato di essere sempre me stessa, scontrandomi anche con le logiche televisive. E ho cercato di valorizzarmi, ma la tv, certe volte, non vuole la verità o la schiettezza”.

Gli anni ’80 del secolo scorso: possiamo chiederle cos’hanno rappresentato per l’Italia di allora? Quale fu il ‘segreto’ di quel decennio di felicità?

“Il segreto degli anni ‘80? Impossibile rispondere. Ma c’era un segreto? Io non credo. Gli anni televisivi di quell’epoca rispecchiavano meglio il modo di vivere e di vedere le cose degli italiani. Semplicemente, senza falsità e maleducazione”.

Un suo ricordo di quel festival di Sanremo del 1982, in cui lei debuttò al fianco di Claudio Cecchetto: possiamo chiederglielo?

“E’ il mio ricordo più bello, il mio ricordo indelebile: un cambiamento totale nella mia vita. C’è tutto, nel mio festival di Sanremo. Che dire? Mi ha cambiato la vita…”.