Il suo nome è Alvaro Soler e scommettiamo che ultimamente avete sicuramente sentito parlare di lui, considerando che è l’autore e l’esecutore di quello che ad oggi può essere con merito considerato il tormentone dell’estate.

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El Mismo Sol è in testa alla classifica dei singoli più venduti in Italia da tre settimane e in testa a quella dei brani più suonati dalle radio da due settimane. Difficile del resto resistere al ritmo folk e al ritornello del brano, un vero e proprio inno ai viaggi e un’immersione nella tipica atmosfera estiva che ben conosciamo.

 

Alvaro Soler, il 23 giugno esce Eterno Agosto

Per ascoltare l’intero album di Alvaro bisognerà attendere il 23 giugno: manca poco dunque all’uscita nei negozi di Eterno Agosto, un titolo che suona come una dichiarazione d’intenti e che mostra la manifesta volontà del cantautore catalano di intrattenerci con la sua musica solare e incalzante.

El Mismo Sol è una canzone molto estiva e anche altri brani dell’album sono così. – confessa ai nostri microfoni – Tuttavia, non voglio parlare direttamente dell’estate, ma delle sensazioni che le persone e che anche io proviamo d’estate, cioè divertirsi e non preoccuparsi di nulla. Quindi spero che la gente ascoltando le mie canzoni possa distaccarsi da tutto e sentirsi come se fosse estate”.

E l’obiettivo Alvaro l’ha completamente centrato: l’album è allegro, solare, fresco. Le 13 tracce sembrano fatte apposta per diventare tormentoni estivi con il loro sound pieno di ritmo. La lingua spagnola chiaramente gioca un ruolo fondamentale nel sottolineare il ‘calore’ dei brani. Sarà per questo che Alvaro – che parla oltre allo spagnolo anche l’inglese, il giapponese e il tedesco – per ora non pensa neanche all’idea di cantare in una lingua diversa dalla sua, anche se si abbandona a un “mai dire mai”.

“Abbiamo provato a mantenere lo stesso stile in tutto l'abum durante la produzione, ma nello stesso tempo è dinamico. – aggiunge Alvaro quando gli chiediamo che tipo di album ci apprestiamo a sentire – Volevo ci fosse un po’ di dinamismo. Ci sono delle ballad, qualche canzone lenta. Non ci sono solo canzoni da festa, anche perché non sono fatto così. Non sono un tipo da party, mi piace rilassarmi”. Tra le canzoni più lente, spicca soprattutto El Camino, la tredicesima traccia dell’album, probabilmente la più introspettiva. Mentre Esperandote è una dolce dichiarazione d’amore, accompagnata sempre dalle sonorità tanto care ad Alvaro.

Soler canta dunque l’amore, ma anche la sua passione per i viaggi: le ispirazioni sicuramente non gli mancano, considerando che ad appena 24 anni ha già vissuto in Spagna, Giappone (Tokyo) e Germania (Berlino), traendo da culture così diverse influenze indubbiamente variegate.

Se c’è una cosa che tuttavia proprio lo ha conquistato in Giappone è stato il karaoke: “Non potevamo andare in discoteca perché eravamo troppo piccoli e in Giappone devi avere 21 anni per bere alcolici. – racconta ridendo – Ci era vietato tutto, per cui passavamo 5 ore a cantare al karaoke, il giorno dopo non avevamo voce. Cantavo tantissime canzoni al karaoke. Non ci crederete, ma adoro i Linkin Park, per cui In The End… cantavo anche la parte rap. E poi i Take That, i Backstreet Boys, Britney Spears…”.