Si è chiusa a Rovigo la prima edizione della Settimana dei diritti umani che ha visto sul palco anche Manuel Agnelli premiato nella sezione Big.

Rovigo ha ospitata la cerimonia finale che ha concluso la prima edizione della Settimana dei diritti umani e la 26ma edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty. Sul palco, premiata per la categoria Emergenti è salita la bolognese Cenere con il brano Chi lo decide chi siamo? sugli stereotipi di genere imposti dalla società e dai media. A La Malaleche feat. Diva Eva, da Milano, è stato invece riconosciuto il premio della critica con Cuentalo mentre il premio della giuria popolare se l’è aggiudicato Obi da Torino con Attimo.

Protagonista della giornata in piazza Vittorio Emanuele II anche Manuel Agnelli, che ha ricevuto il Premio Amnesty International Italia 2023 nella sezione Big per il suo brano Severodonetsk. La canzone, dall’album ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’ (2022), mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato.

Foto Kikapress

“Sono estremamente onorato – ha detto Agnelli – di ricevere questo prestigioso premio. Ho sempre creduto che gli artisti dovessero avere un ruolo fondamentale nel trasmettere messaggi significativi. Ho scritto questa canzone per dare voce alle persone, vittime di violenza e sofferenza. Il mio obiettivo era di comunicare un messaggio che mettesse l’umanità al centro. Sono davvero felice che questa visione sia stata riconosciuta. Ricevere questo premio mi dà la sensazione di aver suscitato la reazione che speravo, corrispondente a ciò che desideravo raccontare”.

“Amnesty International Italia ha scelto di premiare questa canzone perché affronta in modo profondo il tema della guerra e fornisce uno spunto universale sui diritti umani, mettendo al centro le persone e sottolineando l’importanza della vita”, ha dichiarato Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia.

Manuel Agnelli sul palco di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty

L’artista milanese ha tenuto nel pomeriggio un incontro alla Sala della Gran Guardia con Francesca Corbo di Amnesty International Italia, Michele Lionello, direttore artistico del festival, ed Edoardo Gaffeo, sindaco del Comune di Rovigo. In questa occasione Manuel Agnelli ha dichiarato: “La musica possiede l’eccezionale capacità di dare voce a chi non ne ha. La vittoria del Premio Amnesty rappresenta un riconoscimento di grande valore per me, poiché premia la qualità dei contenuti e mi ha fatto sentire nel mio piccolo utile.

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In particolare, il brano vincitore è nato da una reazione alla narrazione della guerra sui media, che troppo spesso trascurano la sofferenza umana che ne deriva. Ho cercato di raccontare delle sensazioni, che spesso sono quelle che passano in secondo piano. La vittoria del Premio dimostra che la musica può essere una leva efficace per sensibilizzare e generare un cambiamento, e costituisce un importante riconoscimento per chi utilizza la propria arte per lottare a favore della libertà e dei diritti umani”.

Francesca Corbo ha aggiunto: “Il Premio a Manuel Agnelli mostra, ancora una volta, come la musica sia uno strumento potente per diffondere i diritti umani. L’esistenza di questo riconoscimento, ormai al suo 21esimo anno di età, è la prova di come i diritti umani siano qualcosa che artiste e artisti hanno a cuore e che la retorica dei musicisti che devono solo cantare o degli attori che devono solo recitare è qualcosa di ormai vecchio e superato. La musica, come tutta l’arte in generale, è sempre più una preziosa alleata per chi non vuole restare in silenzio davanti alle ingiustizie e per dare proprio voce a chi non ne ha”.

Settimana dei diritti umani
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Il festival

La Settimana dei diritti umani è un grande festival multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, ha ospitato oltre 60 eventi, tutti ad ingresso libero, in 6 diverse location, con il coinvolgimento di più di 40 associazioni e realtà del territorio. Il festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, è nato dalla forza creativa di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte.

“Grazie alla Settimana dei diritti umani, per sette giorni Rovigo è diventata davvero la capitale dell’arte e della cultura a favore dei diritti umani. Abbiamo avuto un riscontro incredibile in tutti gli appuntamenti che hanno caratterizzato il festival, una grande partecipazione per una proposta culturale di assoluta qualità. Il gran finale con Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty è stata la ciliegina sulla torta, con Piazza Vittorio Emanuele gremita di un pubblico attento e partecipe ha dichiarato Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà.

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