È online sul canale YouTube di Fabri Fibra il cortometraggio ufficiale di ‘In Italia 2024’, la nuova versione dell’iconica traccia.

In Italia 2024 è ora ufficialmente un cortometraggio disponibile sul canale YouTube di Fabri Fibra. La nuova versione dell’iconica traccia 16 anni dopo vede accanto al pilastro del rap italiano Baby Gang (che ha completamente riscritto la seconda strofa del brano) e Emma (chiamata a raccogliere l’eredità lasciata da Gianna Nannini).

In Italia 2024: il cortometraggio

Il video di In Italia 2024, un vero e proprio lungometraggio neorealista firmato da Cosimo Alemà e prodotto da Borotalco TV, cerca di sublimare attraverso l’arte cinematografica la realtà quotidiana del nostro paese. Una realtà fatta di fotografie dure, ma anche volti che sono qui a costruire l’identità dell’Italia del futuro.

Che cos’è il cinema se non un mezzo per affrontare la realtà che ci si pone d’avanti e cercare di superarla? In Italia 2024 non può non raccontare i rider in bicicletta che girano nelle nostre grandi città, le guerre a poche ore di viaggio dalle nostre vite abitudinarie e confortevoli, o una generazione pronta a farsi i selfie o muoversi tra il sesso e la morte, ma può e deve guardare al futuro fatto di italiani di seconda generazione come Baby Gang, che braccialetto elettronico alla caviglia, racconta non solo la sua storia ma quella di tanti ragazzi nati In Italia e vittime di situazioni complesse ma che alla violenza stanno cercando di dare un’altra risposta ricordandosi e ricordandoci che una penna può far più male di un’arma.

Ilaria Cucchi nel video

Parlando della rima: Scendi in strada con gli amici a festeggiare, mani in alto puoi finire come Cucchi, Fibra ha spiegato di aver aspettato tanto per dire quella frase. Dopo averla usata in un paio di provini, dove aveva provato ad affrontare l’argomento ma si era reso conto che stava prendendo la strada sbagliata, Fibra è riuscito ad usare la giusta strategia per sconfiggere la banalità.

Non poteva quindi non esserci nel video anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, un caso di cronaca che fa il paio con un’altra citazione del testo altolà Tortora che riporta anch’essa ad uno dei più brutti momenti della giustizia italiana.

In Italia 2024, il testo

Dove fuggi? In Italia
Pistole e macchine, in Italia
Machiavelli e Foscolo, in Italia
I campioni del mondo sono in Italia

Benvenuto in Italia
Fatti una vacanza al mare in Italia
Meglio non farsi operare in Italia
E non andare all’ospedale in Italia
La bella vita in Italia
Le grandi serate e i gala in Italia
Fai affari con la mala in Italia
Il vicino che ti spara in Italia

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità

Dove fuggi? Dall’Italia
Elegante borsa Gucci, dall’Italia
Ferrari e Lamborghini, dall’Italia
è pieno di maghrebini, in Italia
Come? Fascisti e razzisti al comando, in Italia
Ti accendi una canna puoi finire in una gabbia,
prendi una condanna che non vedi più tua mamma,
dal 2024 al 2040
Non è Chicago né Atlanta ma siamo in Italia,
paese dei corrotti e della mafia,
dove i tuoi soldi non sono sicuri in banca
perché da un giorno all’altro possono finire in tasca
Non è Renato Vallanzasca che intasca,
ma qua chi si rapina sta in giacca e cravatta
Lo Stato ci discrimina soltanto per la faccia,
lo sanno che una penna può far più male di un’arma

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità

Dove fuggi? C’è una guerra ogni giorno al telegiornale
Se fai soldi in Italia c’hai contro tutti
Scendi in strada con gli amici a festeggiare,
mani in alto puoi finire come Cucchi
Per l’industria c’è una mente militare,
Metal jacket sembra un film di Stanley Kubrik
dimmi ancora quante rime devo fare,
per sentirmi dire sei speciale
Quante rime devo fare per non finire ad un talent,
per non rubare, non spacciare, non sparare
 Perdo la fede, è un reato federale
Peggio la rete o finire nelle retate
nelle mani sbagliate, altolà Tortora
 una pioggia di lacrime color porpora
 Qui brucia la speranza quindi bro, soffoca
 Sei nato e morto qua,
 nato qua e morto qua

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
(ti dirà) (ti darà)
(ti dirà) (ti darà)

Foto di Enrico Rassu