È stata in gara, poi ospite e anche co-conduttrice: Elodie torna a Sanremo forte anche di un’esperienza da attrice. La nostra intervista.

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Se c’è un’artista che in questi due anni non è stata ferma un solo minuto è di certo Elodie, che non a caso racconta il suo ultimo biennio in un docu-serie. Il 20 febbraio è, infatti, in uscita su Prime Video Sento ancora la vertigine, tre episodi prodotti da Grøenlandia in cui l’artista ripercorre gli impegni tra set e plachi con uno sguardo intimo sulla sua vita e sulle sue fragilità.

“Mi sento cosciente dei miei limiti ma superarli è un’altra cosa e io sto bene così, per il momento”, spiega Elodie raccontando il progetto. “Ho una bambina dentro di me e la voglio proteggere perché ho capito che rispettarla e farla divertire sono gli strumenti per vivere bene”. Ma c’è molto altro nell’agenda dell’artista, pronta a calcare il palco dell’Ariston tornando in gara al Festival di Sanremo con il brano Due. Un traccia la cui scelta, per niente facile, è scandagliata proprio nel documentario.

“Come affronto il palco del festival? Sempre con lo stesso spirito e con un’attitudine decisa ma anche con spensieratezza, quanto basta. E con felicità”, ci confessa Elodie.

Elodie
Foto di Giampaolo Sgura da Ufficio Stampa W4Y

“Ha fatto un giro immenso – commenta – avevo bisogno di cantare un pezzo con colori diversi rispetto a ciò che ho cantato altre volte. E mi piaceva il fatto di raccontarlo a più persone possibili, anche perché ho una vena rock nel modo di vivere. Due è un pezzo al femminile: sono fiera di essere donna, penso sia la cosa più potente. Amo le donne e spero di poterle raccontare da un punto di vista diverso”.

Ed Elodie dipinge il suo nuovo quadro musicale in Ok. Respira’, album disponibile da venerdì 10 febbraio su tutte le piattaforme digitali e nei negozi di dischi. “Spero che questo piccolo pezzo di storia sia di gradimento”, spiega. “Cerco di essere sincera, sapete i miei lati e la difficoltà con cui affronto il lavoro che è la mia vita e che mi ha dato un senso. Stiamo lavorando a questo disco da due anni e ho avuto la fortuna di avere al mio fianco grandissimi artisti e persone con cui ho un rapporto importante. Autori come Davide Petrella, Federica Abbate e Dario Faini hanno costruito insieme a me il mio piccolo percorso”.

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Continuando a parlare del disco, dice: “sicuramente è il disco più a fuoco e più vicino a quello che sono oggi, sia per le sonorità che nei testi. Sono cresciuta e questa è la cosa più bella perché poi hai la possibilità di incasellare tutto con più ordine. Quindi è semplicemente più aderente a quello che sono oggi. Son riuscita a raccontarmi e a collaborare alla scrittura del album, portando un mio desiderio”, prosegue Elodie. “Per gli interpreti è complesso far valere la propria visione e questo disco ha tutte le mie anime. Dalla prima più di pancia all’ultima in cassa in quattro e non mancando poi le storie d’amore”

“Ho sempre paura di sparire, fai un lavoro che dipende dagli altri e quando passa l’amore è finito tutto. Non sai mai…”, riflette Elodie.

E in questo percorso di crescita artistica c’è stato spazio anche per il cinema. “Per assurdo, recitare e cantare sembrano due lavori molto distanti ma facendo l’interprete puoi anche cantare cose che non riguardano la tua vita. Restano sono due cose talmente diverse, due storie così lontane che non so dire se l’una entra nell’altra sfera. Forse dopo Sanremo potrò rispondere a questa domanda”, sorride.

Intanto, dopo il parco sanremese è già stato annunciato il primo live al Mediolanum Forum di Assago il prossimo 12 maggio. “È un passo importantissimo della mia carriera anche perché il primo palazzetto me lo immagino potente, felice. Mi immagino una grande festa e spero di regalare uno show all’altezza”. Qualcosa ci dice che sarà così.

Foto di Giampaolo Sgura da Ufficio Stampa W4Y