A un anno da ‘Sesso occasionale’, Tananai torna al Festival di Sanremo con il lato b del suo mondo musicale: ecco ‘Tango’.

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“Esattamente un anno fa come oggi ero a Sanremo con la performance migliore della mia vita… ma spero di non ripetermi”. È con la consueta autoironia con cui si è fatto conoscere al pubblico festivaliero dodici mesi fa che Tananai esordisce raccontando il suo ritorno sul palco del Teatro Ariston. Dopo Sesso occasionale, classificatasi ultima confermando poi – una volta di più – la fortuna di tale posizionamento, arriva Tango. Il lato b di un artista la cui espressione creativa è fatta di luci e di ombre, come l’album ‘Rave, Eclissi’ descrive a pieno.

La canzone, online e in radio dopo la prima esibizione on stage, è scritta da Tananai in collaborazione con Paolo Antonacci, Alessandro Raina e Davide Simonetta, che si è occupato anche della produzione insieme all’artista stesso. Ricca nella parte orchestrale, Tango rappresenta un unicum finora nella discografica del giovane cantautore. Il perché ce lo spiega lui stesso.

Tananai Tango

Sanremo, un anno dopo.
Sono felice di tornare al festival dopo un anno in cui sono successe tante cose e sono più confident anche alla mia vocalità grazie alle lezioni di canto. L’avevo detto e l’ho fatto, una promessa mantenuta. E sono contento di portare sul palco un pezzo come Tango, in cui credo molto e che è diametralmente opposto a Sesso occasionale.

Da che tipo di esigenza nasce Tango?
Quale figlio di questi tempi, lo scorso anno volevo portare leggerezza, dopo i due anni del Covid, cercavo puro divertimento. Quest’anno, invece, mi sono guardato dentro e sono nate canzoni più introspettive. A partire da Abissale, che è stata la ripartenza della dimensione in cui di fatto mi trovo più a mio agio. Per quanto io sia molto leggero nella vita di tutti i giorni, ho comunque bisogno di bilanciare.

In effetti, il tema della reazione in questo caso ha un’angolatura molto diversa. Quale?
In Tango – che con il tango non ha nulla a che vedere – parlo di relazioni a distanza. Una distanza che può essere sia quella obbligata per una necessità, che so, lavorativa, sia intesa nella stesa città. La distanza è una concezione mentale più che una questione di chilometri. Per la prima volta, poi, sono riuscito a scrivere un pezzo in cui non parlo di me in prima persona. È una cosa che nell’album ‘Rave, Eclissi’ non ero riuscito a fare.

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Un unicum che si è meritato il palco del festival…
Sì, anche per questo, quando è arrivata la domanda fatidica se presentarmi o meno a Sanremo ho pensato a Tango. È chiaro che mi sarebbe piaciuto esserci, ma volevo rispondere a quella domanda con la musica. Per me era fondamentale portare davvero qualcosa in cui credessi, per via anche di tutto quello che è successo lo scorso anno. Mi sono reso davvero conto che le cose possono arrivare con tanta velocita e altrettanto velocemente sfumate. Volevo la carta giusta e Tango lo è perché racconta qualcosa di me di nuovo.

“Ero e sono una piccola peste”, confessa Alberto (vero nome di Tananai) sorridendo. “Nonostante qualche corsetta, la piscina e una skincare da far invidia alle modelle resto una peste. L’estetica? Per me è solo un valore accessorio”.

Quando l’hai scritta?
È nata tra i colli, durante il tour estivo, davanti a un piano con Paolo Antonacci. Con lui, e con Davide Simonetta, c’è anzitutto un rapporto di amicizia, e poi di lavoro. Inizialmente ero scettico perché sono sempre stato diffidente all’idea della sessione in studio come metodo di lavoro: l’idea di dover entrare e uscire con un pezzo. Invece con loro e il team di Eclectic Music mi sono sempre trovato bene, fin dal mio Sanremo Giovani, prima viene l’aspetto umano.

C’è un nome, anzi un cognome, che ti accompagna in questo Sanremo: ovvero Antonacci. Se Paolo ha co–firmato Tango, per la serata delle cover hai scelto di portare Vorrei cantare come Biagio di Simone Cristicchi proprio con Antonacci e Don Joe. Come mai?
Stavamo discutendo su cosa portare nella serata delle cover e avevamo già delle mezze idee, ma avevamo deciso di riaggiornarci a mente fredda. Prima di salutarci ho lanciato l’idea di presentare Vorrei cantare come Biagio e di invitare Antonacci. Sul momento abbiamo riso, ma poi davvero abbiamo sentito Biagio e quando ha accettato per me è stato come un sogno. Sono strafelice di averlo a Sanremo insieme Don Joe, due artisti per me importantissimi.

Rispetto a un anno fa, come sei messo a quota ansia?
Sono molto emozionato, quindi non oso immaginare cosa potrò fare sul palco. Sento molto la tensione in questo momento ma un anno fa avevo molta più ansia perché non sapevo in cosa mi andavo a imbattere. Un conto è aver già costruito un castello di lego e buttarlo giù: puoi sempre, in qualche modo, ricordarlo e provare a replicarlo. Un conto era avere in mano i mattoncini con cui costruire qualcosa da zero. Quindi, ti dico che l’ansia era maggiore l’anno scorso.

In cosa ti senti cambiato, se ti senti cambiato?
Per me stesso sinceramente non sento che sia cambiato niente. Ovviamente sono maturato come persona e prendo più seriamente la professione. Non che prima non lo facessi, ma il mio ‘seriamente’ di prima era diverso. Per dire, ho cominciato a tenermi in forma con qualche corsetta, vado in piscina, ho smesso di fumare e prendo lezioni di canto, ma sul palco il mio modo di essere rimane lo stesso di sempre. Mi sento lo stesso Alberto che è arrivato all’Ariston l’anno scorso forse solo con qualche consapevolezza in più. Ambizioso? Quello lo sono sempre stato eh, un anno fa pensavo di andar lì e vincere (ride, ndr).

E dopo Sanremo?
Il tour dello scorso anno è stato bellissimo perché mi ha fatto capire che la mia musica è arrivata a più persone. Ai concerti vedevo sia i ragazzini sia anche coetanei di mia mamma che si scatenavano. Quindi, non vedo l’ora dei palazzetti per capire quale sarà la sensazione su quei palchi. Ci sarà anche musica elettronica e inedita pensata per quel contesto e mi piacerebbe avere con me come ospiti gli artisti con cui ho collaborato. Diciamo che dipenderà anche da come andrà questo Sanremo, potrebbe anche seppellirmi!

Di seguito gli appuntamenti live 2023 di Tananai:

TANANAI – LIVE 2023 – PALASPORT

  • Venerdì 5 maggio 2023 – Napoli Palapartenope 
  • Sabato 6 maggio 2023 – Roma Palazzo dello Sport 
  • Lunedì 8 maggio 2023 – Milano Mediolanum Forum
  • Mercoledì 10 maggio 2023 – Firenze Nelson Mandela Forum
  • Sabato 13 maggio 2023 – Padova Kioene Arena

TANANAI – LIVE 2023 – FESTIVAL

  • Sabato 24 giugno 2023 – Senigallia (An) Mamamia 
  • Martedì 04 luglio 2023 – Bologna Sequoie Music Park
  • Venerdì 07 luglio 2023 – Brescia Brescia Summer Music
  • Venerdì 14 luglio 2023 – Collegno (To) Flowers Festival
  • Venerdì 21 luglio 2023 – Pordenone Pordenone Live
  • Venerdì 28 luglio 2023 – Matera Sonic Park Matera
  • Mercoledì 02 agosto 2023 – Jesolo (Ve) Spiaggia Del Faro – Suonica Festival
  • Venerdì 04 agosto 2023 – Cinquale (Ms) Viper Summer Festival
  • Lunedì 07 agosto 2023 – Pescara Zoo Music Fest
  • Martedì 08 agosto 2023 – Gallipoli (Le) Parco Gondar – Oversound Music Festival
  • Venerdì 11 agosto 2023 – Catania Villa Bellini – Sotto Il Vulcano Fest

Foto da Ufficio Stampa W4Y