Torna il No Borders Music Festival, un unicum nel suo genere tra la bellezza del Friuli Venezia Giulia e musica corale.

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Non esiste un evento come il No Borders Music Festival. Giunto alla sua 28esima edizione, la rassegna gode innanzi tutto della bellezza del Friuli Venezia Giulia e, in particolare, dei Laghi di Fusine. I live – questo weekend sul palco si sono esibiti Ben Harper e Mannarino – sono incorniciati da un panorama da cartolina, che rendono possibile anche una fruizione differente. Migliaia di persone si accalcano sotto palco – stretti tra le ombre delle Alpi Giulie e il verde dei laghi – ma è facile anche scorgere intere famiglie distese sotto gli alberi o, addirittura, intente a percorrere uno dei mille sentieri che da queste zone partono e passano. Il mood è estremamente chill e ciò rende il No Borders un unicum nel panorama delle rassegne italiane.

Del resto, nell’allestire la line up, c’è un’attenzione maniacale nel prediligere artisti adatti al contesto che spesso riadattano in chiave più acustica il loro repertorio. Ben Harper, ad esempio – accompagnato dai The Innocent Criminals – ha dato vita a un live quasi corale, in cui la voce del performer ha riempito le distese montane più degli strumenti musicali. Più vivace lo show di Mannarino, perfettamente incastonato nel panorama con il suo Corde: cori e strumenti (appunto) a corda. Al No Borders, del resto, l’eccesso serve a poco e stonerebbe con la limpidità e la spontaneità del contesto. È questo il segreto della manifestazione – less is more, direbbero gli anglofoni – che si fa carico anche di promuovere il territorio con attività collaterali.

No Borders Music Festival, il forest bathing e l’Ein Prosit Summer Edition

Tra queste, ad esempio, il forest bathing nella foresta millenaria di Tarvisio (la più grande tra quelle demaniali in Italia), in cui è possibile scoprire la convivenza tra faggi e abeti. Ma c’è spazio anche per l’Ein Prosit Summer Edition, che valorizza i prodotti della tradizione culinaria del Friuli Venezia Giulia attraverso proposte di chef stellati sia italiani che internazionali di enorme prestigio. Più di un Festival, il No Borders finisce dunque per essere un’esperienza nel senso più largo del termine: una scoperta – di luoghi e tradizioni – attraverso cui ci si avventura in contesti fuori dal tempo. Qui l’armonia con la natura è un valore imprescindibile, di cui persino la musica ha rispetto.