A due ore da Milano c’è una città d’arte Patrimonio UNESCO: piccola, elegante e rinascimentale, con palazzi, laghi e un’atmosfera poetica.
Le città d’arte del Nord Italia vanno oltre il grande classico di Venezia e i palazzoni di Milano: a poco più di due ore dal capoluogo lombardo, c’è una città che sembra uscita da un manuale di storia dell’arte. Piccola, elegante, silenziosamente monumentale, è una di quelle mete che non urlano, ma sussurrano. Non è una capitale del turismo di massa, e forse è proprio questo il suo segreto: è una città dove il Rinascimento ha scelto di fermarsi, di mettere radici, di trasformarsi in esperienza. È un luogo Patrimonio UNESCO che offre musei, palazzi, laghi e un’atmosfera che vibra di poesia e nebbia, di amori gonzagheschi e cupole barocche. Una città da vivere con lentezza.
Mantova: la città d’arte più bella del Nord Italia. La perla rinascimentale che conquista senza clamore
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Mantova è la città dei Gonzaga, Patrimonio UNESCO insieme alla vicina Sabbioneta, ed è una sorpresa continua per chi la visita per la prima volta. Il centro storico è un dedalo di piazze dal sapore intimo, di palazzi signorili e di portici che invitano a rallentare. L’acqua del Mincio la abbraccia in tre laghi, disegnando un profilo urbano che sembra un set cinematografico: perfetto al tramonto, poetico quando la nebbia avvolge cupole e torri. E soprattutto, l’arte non è un labirinto caotico ma si percorre a piedi, si respira, si contempla.
La visita comincia dal Palazzo Ducale, un “palazzo-città” con oltre 500 stanze, cortili e giardini: qui si entra nel cuore dei Gonzaga, tra arazzi e sale affrescate. Nel Castello di San Giorgio vive una delle opere più iconiche d’Europa: la Camera degli Sposi di Mantegna, con l’oculo che guarda il cielo — il selfie più colto che esista. A seguire, Palazzo Te, capolavoro manierista di Giulio Romano: la Sala dei Giganti è un vortice pittorico da cui non si esce indenni. E poi la Basilica di Sant’Andrea, disegnata da Leon Battista Alberti, custode del Preziosissimo Sangue di Cristo; la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica della città; e il Teatro Scientifico Bibiena, una bomboniera di barocco dove suonò il giovane Mozart.
Mantova è la scelta perfetta per passare un weekend slow non troppo lontano da Milano. In 24 ore si toccano i must, in 48 si entra davvero nel suo ritmo gentile.
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