Federica Sansoni di Wallabe ci racconta il progetto ‘Un Altro Po’, illustrazioni ma anche nuovi tracciati per scoprire il Delta del Po.

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Valorizzare e, nello stesso tempo, creare conoscenza sulla regione del Delta del Po: è questo l’obiettivo di Un Altro Po – L’illustrazione racconta il Delta attraverso percorsi iconici e tesori gastronomici, una campagna di comunicazione regionale, nazionale e transnazionale promossa dall’Area Interna Contratto di Foce Delta del Po Veneto e curata da Wallabe. Il progetto nasce dalla volontà di creare un’identità forte, condivisa e riconoscibile dell’area del Delta del Po Veneto. È incentrato principalmente sulla valorizzazione dei percorsi cicloturistici che si snodano attraverso i sette Comuni di Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po.

Non manca spazio per l’arte. Un Altro Po, infatti, prevede anche il coinvolgimento di sette artisti di alto livello provenienti da tutta Italia: Alessandro Baronciani, Bianca Bagnarelli, Ale Giorgini, Riccardo Guasco, Gio Quasirosso, Andrea Serio e Carlo Stanga. Ciascuno di loro ha realizzato un’illustrazione per una serie di piatti da collezione in ceramica rappresentativi degli elementi caratterizzanti del territorio del Delta del Po. Ogni piatto accompagnerà una ricetta tipica legata ai prodotti DOP. Sarà acquistabile presso le ProLoco, gli I.A.T e alcuni ristoranti dei sette comuni del Delta del Po Veneto che partecipano al progetto. Ne abbiamo parlato con Federica Sansoni, direttore artistico di Wallabe.

Un Altro Po, intervista a Federica Sansoni di Wallabe

Ciao Federica, come nasce Un Altro Po e con quali obiettivi?
«Questo progetto nasce dall’entusiasmo e dal desiderio di vedere crescere un territorio straordinario che fatica per vari motivi ad emergere sia sotto il profilo turistico che imprenditoriale. Non è infatti ancora abbastanza conosciuto e valorizzato come dovrebbe. La natura del Delta del Po che amiamo è paradossalmente allo stesso tempo motore e freno dello sviluppo. Un Altro Po vuole dare il suo contributo per far conoscere il Delta del Po Veneto e stimolare il turismo slow in un modo inedito e moderno. Da un lato una comunicazione fresca e colorata affidata al talento di sette grandi illustratori, dall’altro nuovi tracciati, aree di sosta attrezzate per il cicloturista e proposte culinarie per promuovere un turismo sostenibile favorendo la conoscenza del viaggiatore delle peculiarità del territorio».

L’illustrazione racconta il Delta attraverso percorsi iconici e tesori gastronomici, com’è nato questo connubio con il mondo dell’illustrazione?
«C’è qualcosa di sottile che unisce l’arte e questo territorio e credo sia legata alle sensazioni ed alle immagini che evocano. C’è poesia e colore nella natura del Delta. Ho personalmente pensato che l’arte illustrativa ne avrebbe colto l’essenza in maniera nuova, accattivante, incuriosendo così il turista».

La sostenibilità

Uno dei principi saldi dell’intero progetto mi sembra la sostenibilità, ovviamente legata alla valorizzazione del territorio. Quanto è importante promuovere il Delta del Po in quest’ottica?
«Questo è l’unico modo per promuovere il Delta del Po. La promozione di questo territorio in una prospettiva di sostenibilità è estremamente importante perché è un ecosistema fragile e unico, ricco di biodiversità. Il Delta ha un notevole potenziale turistico, ma è fondamentale incoraggiare le visite che rispettino l’ambiente e la cultura locale, riducendo l’impatto negativo sull’ecosistema. È una terra ricca di tradizioni culturali legate all’agricoltura, alla pesca, alla vita nelle lagune, ma è anche una bellissima storia d’amore, di rispetto, di rabbia, tra un popolo e il suo fiume. Promuovere il Delta del Po Veneto in una visione di sostenibilità è cruciale per proteggere l’ecosistema unico, preservare e valorizzare le tradizioni locali, stimolando un turismo responsabile e garantendo la resilienza dell’area di fronte alle sfide ambientali».

I tesori del Delta del Po in Veneto

Mi puoi raccontare brevemente quanti tesori si celano nel Delta del Po?
«Il Delta del Po in Veneto è un paesaggio che offre prospettive sempre nuove e originali. Un gioco di sfumature, di pennellate di luce, di brume mattutine e di cieli incendiati al tramonto. Sul Delta del Po l’acqua domina tutto. Viene dal mare, dal fiume, dai canali, che lo innervano, dalle lagune che si formano dietro i canneti, dall’intreccio di correnti che dall’Adriatico spingono verso l’interno. Qua e là si scorgono ancora i casoni, le tipiche capanne dal grande camino, punto di riferimento per il pescatore e per il guardiano di valle».

E in termini di fauna? 
«La sua fauna conta oltre 370 specie di uccelli stanziali e migratori. Così il silenzio dell’ambiente è rotto dai richiami delle oche, delle anitre, dei falchi delle paludi, delle nitticore, del beccaccino. O dal lento volo degli aironi: sono insoliti ballerini sull’acqua nelle loro singolari uniformi bianche, cinerine e rosse. Di enorme fascino è anche la flora: fiori multicolori, arbusti, canneti, pioppi, lecci, pini marittimi. Il Delta del Po è luogo privilegiato per gli amanti del birdwatching».

E anche per lo sport, immagino.
«Sì, è una meta che riserva sorprese anche per gli sportivi: dai canoisti, a chi usa dei piccoli mezzi nautici, oppure a chi sceglie di percorrerlo a piedi, in bicicletta o a cavallo. I tesori del Delta sono sicuramente i sapori d’acqua e di terra. Il progetto Un Altro Po ha voluto legare la promozione del cicloturismo all’enogastronomia individuando per ogni comune una ricetta tipica derivante dai prodotti DOP».

Illustrazione di Alessandro Baronciani

La cucina e i prodotti DOP

Quali sono le caratteristiche della cucina?
«I prodotti sono semplici ed essenziali, verdura, riso e pesce di fiume e di mare ma soprattutto mitili che sono caratterizzanti di una zona che ha cercato di ottimizzare al meglio un territorio che si confronta con le bizze del Po. Non si può ovviamente venire nel Delta senza andare a mangiare il pesce: cozze e vongole, ostriche rosa, branzini, orate, anguille, sgombri, alla griglia o in preparazioni più o meno elaborate sono serviti abitualmente nei ristoranti e nelle trattorie tipiche».

I percorsi toccano sette comuni: cosa puoi dirmi invece di queste località e della loro promozione?
«Questi sette comuni del Delta Veneto offrono una varietà di esperienze, tra cui bellezze naturali, storia, cultura e attività all’aperto. Sono luoghi ideali per coloro che desiderano immergersi nella tranquillità della natura e scoprire la ricchezza del paesaggio fluviale del Delta del Po. Abbiamo tracciato un percorso di 180 km che attraversa tutta l’area del Delta del Po proprio per favorirne la visitazione con l’obiettivo di stimolare il pernottamento del viaggiatore e attuare un coretto sviluppo del turismo lento in contrapposizione al turismo mordi e fuggi che invece di arricchire il territorio lo sfrutta impoverendolo. In quest’ottica, assieme alle amministrazioni comunali, si è deciso di attuare azioni progettuali che aumentino l’attrattività e la fruizione dell’area, mediante l’implementazione dei servizi nelle aree di sosta, lo sviluppo dei servizi per ammodernare e aggiornare le infrastrutture nelle aree di interesse naturale».

Un Altro Po: percorsi cicloturistici

Come potere godere di tutti questi servizi?
«Nella progettualità abbiamo creato una sezione digitale dei percorsi cicloturistici, georeferenziati tramite tracce Gpx, caricabili nei device standard e smartphone. C’è poi una sezione per le aree di sosta, lungo i tracciati sono previste sette area di sosta attrezzate una per ogni comune attraversato. Un’altra sezione è dedicata ai cartelli informativi: nelle aree di sosta sono predisposti pannelli espositivi atti ad ospitare elementi grafici e informativi riguardante il percorso ed il territorio».