Arriva il 31 ottobre su Serially la nuova serie italiana ‘3.33’. Perché vederla? Ce lo raccontano il cast e il regista Namas Acerboni.

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C’è una nuova piattaforma disponibile e non poteva di certo lasciarsi sfuggire l’occasione di celebrare Halloween con il suo pubblico. Stiamo parlando di Serially – prima piattaforma indipendente italiana di serie tv gratis – su cui da lunedì 31 ottobre arriva 3.33. Sei episodi ideati, diretti e prodotti da Namas Acerboni (insieme a Matteo Fontana e Roberto Chierici, anche Direttore della Fotografia) che vi trascineranno in una storia thriller, in cui anche il sovrannaturale avrà modo di fare capolino.

3.33 è la storia di un ragazzo tormentato da incubi in seguito al ritrovamento di un oggetto misterioso. Si chiama Alex (Alessandro Scirea), ha 21 anni e vive da sempre da solo con la madre in una casetta nei pressi di un lago nel paesino di Trialba. Finché il suo destino si intreccia con quello del Dottor Petrov (Claudio Savina). Petrov è infatti un anziano psicoterapeuta con un insolito interesse per la risoluzione di crimini locali e non.

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Quando Alex comincia a soffrire di incubi si rivolge al Dottor Petrov, esperto di ipnosi regressiva. Il ritrovamento di uno strano oggetto rinvenuto nei paraggi di casa potrebbe essere associato a un mistero oscuro legato a omicidi del passato. Ma anche del presente e, probabilmente, del futuro.

Nel cast, oltre ai protagonisti Alessandro Scirea e Claudio Savina, troviamo anche Letizia Liccati, nel ruolo di Brianna, fedele amica di Alex, Marta Rizzioli, nei panni dell’apprensiva madre di Alex, Loris Iannotti, che interpreta l’amico fidato Leo, e Toni Pandolfo, nei panni del tuttofare Ermanno.

«Mi ha colpito una cosa che ho visto dopo e non durante la realizzazione della serie. – dice Alessandro – Sono rimasto colpito dall’estetica. È molto forte e innovativa per il panorama italiano». «A me hanno colpito i personaggi. – ci dice Alessandro Savina – Son tutti personaggi marcati, ma non vanno mai sopra le righe, ti entrano dentro e tu li segui. Sono pazzeschi».

Perché consigliamo 3.33 su Serially

Nei primi mesi del 2020, Namas Acerboni ha scelto di produrre la sua personalissima serie tv 3.33 durante la pandemia Covid-19, che ha messo in ginocchio il mondo intero, in particolar modo il settore dello spettacolo. Tra norme anti-covid, misure di sicurezza, coprifuoco durante le riprese notturne, Namas è riuscito a concludere il progetto e, da qui, l’incontro con Serially.

Con 3.33, Serially non vuole tuttavia solo raccontare un nuovo contenuto thriller da pubblicare durante la notte di Halloween. Questa è, infatti, anche la storia di un produttore indipendente che ha realizzato il suo obiettivo, nonostante le innumerevoli problematiche logistiche ed emotive causate dall’emergenza sanitaria. Ed è anche la storia di una piattaforma come Serially, che crede fortemente nel coraggio e nella determinazione delle persone. È la storia di due realtà italiane che si sono incontrare e che hanno riconosciuto, in entrambi i progetti, gli stessi ideali.