La variant di ‘#DRCL midnight children’ e la trilogia ‘Li troviamo solo quando sono morti’: la nostra intervista.

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Nel padiglione di J-POP Manga incontriamo Simone Di Meo, impegnato a firmare il primo volume di #DRCL midnight children di Shin’ichi Sakamoto. Di Meo – italiano di fama internazionale e firma fissa della DC Comics – ha infatti curato la variant cover della nuova attesissima serie. «Lucca Comics & Games per me è tantissime cose: casino, stanchezza… – scherza subito Simone – In realtà è un evento bellissimo. Io partecipo perché non lavoro per questo mercato, quindi è una connessione per il pubblico che legge e per il mio lavoro qua in Italia». La prima cosa che chiediamo a Simone è proprio sulle differenze tra i due mercati, visto che – proprio a Lucca – in hotel Simone è impegnato a lavorare a Batman & Robin

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«Dipende. – ci risponde – Io ho sempre suddiviso il mercato in due parti. Da un lato la creazione di originali, dall’altro l’acquisizione di diritti. Quest’ultimo è in assoluto quello che tira di più, soprattutto se pensiamo ai manga. In Italia si crea meno, ma c’è tanta gente che legge fumetti. Potrebbe essere uno stimolo in più a incentivare progetti originali». Tra questi, spicca proprio la trilogia fantascientifica Li troviamo solo quando sono morti di cui è co-creatore insieme ad Al Ewing. È uscita per Edizioni BD ed è stata pubblicata negli USA da BOOM!Studios. «È la prima serie da creator per me. – ci dice Simone – In America si lavora per le major e non sei proprietario dei diritti. Per me è dunque un’emozione grande, perché quei personaggi rimarranno sempre miei. Per i manga è scontato, l’opera è quasi sempre di chi scrive. In America non lo è quasi mai. Qui ho creato tutti i personaggi e il mondo visivamente. Ci ho lavorato per tre anni, ho dato tutto. Sono contento che Edizioni BD lo abbia portato in Italia».

Simone Di Meo e il lavoro con Al Ewing

La proposta – racconta Simone Di Meo – è arrivata da Ewinge. «Abbiamo iniziato a lavorarci. – commenta – Lui lo ha scritto e io l’ho creato visivamente. Se prima lui scriveva e io disegnavo, negli anni c’è stata una fusione. Può capitare che io inventi un dettaglio di un personaggio e che lui racconti la storia di quel dettaglio». Del resto, confessa Di Meo, la «fantascienza è il mio genere preferito, ma volevo creare qualcosa di differente». Tra le reference, quindi anime e film, perché la miglior fantascienza è quella del cinema («Sono fan di Star Trek e Star Wars», precisa Simone). «La vera difficoltà è che in quest’opera passano 50 anni. – chiosa poi sul tema – In un fumetto non succede mai. È stato complicato perché cambiano i personaggi e anche la moda».

Infine sulla variant, Simone confessa che sia stata per lui una grande emozione «da super fan del mangaka». La sua variant cover di #DRCL midnight children – ricordiamo – è a tiratura limitata ed è su una sovraccoperta reversibile che, dall’altro lato, presenta l’immagine di copertina originale. «Ho letto tutto di lui – commenta – ed è stato interessante perché non è una copertina come le altre. Edizioni BD mi ha chiesto di non raccontare una parte della storia, ma spiegare perché sono fan di Sakamoto. Ho inserito tutto quello che potevo, dai pipistrelli alla mia parte preferita dell’autore, le mani. È un sunto. Mi sono analizzato per capire cosa amassi di Sakamoto e in cosa mi avesse aiutato nella mia carriera, poi l’ho messo in copertina».