A Lucca Comics & Games incontriamo Marco Rizzo, che ci racconta il volume ‘Avengers: 60 potenti anni’: l’intervista.

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Tra i tanti anniversari del 2023, c’è anche il 60° compleanno degli Avengers da celebrare: Panini Comics – per l’occasione – ha presentato Avengers: 60 potenti anni. Il volume ideale per scoprire storia e curiosità dei 60 anni degli Eroi tra i più forti della Terra, realizzato dal duo composto da Marco Rizzo e Fabio Licari. «Come sempre con i fumetti Marvel – ci dice Marco Rizzo a Lucca Comics & Games – il racconto dei supereroi si incrocia con la storia che scorre lungo la pubblicazione. Questi personaggi sono sempre il riflesso di qualcosa che sta succedendo, come diceva Stan Lee, nel mondo fuori dalla finestra. È una delle cose più affascinanti dei fumetti Marvel. Temi come potere, sicurezza, controllo dei governi mi affascinano moltissimo».

60 anni non sono pochi, ma è bene non dimenticare le radici degli Avengers. «Alla base delle origini degli Avengers – spiega Marco – c’è la grande idea di Stan Lee e Jack Kirby di mettere insieme i personaggi più popolari della casa editrice Marvel. Eravamo agli albori, nel 1963. Questa unione di supereroi è tuttavia molto diversa dalle altre. Sono supereroi con super problemi. Nei primi due numeri, Hulk litiga col resto del gruppo. Il leader storico, Capitan America, arriva quattro numeri dopo e ha continui contrasti con gli altri personaggi. Gli Avengers sono molto più complessi di quanto sembra. Sono uno specchio della complessità umana e hanno molti difetti, anche fisici. Questo mix di elementi crea le frizioni che rendono questo gruppo diverso e molto umano».

Tra tutti i personaggi, chiediamo a Marco Rizzo quale secondo lui abbia subito l’evoluzione più spettacolare. «Tanti hanno subito crescite importanti. – ci risponde – Anche Capitan America e Iron Man che, negli ultimi anni, ha rappresentato il rapporto tra uomo e tecnologia. Io direi Visione, un robot che viene costruito da Ultron per uccidere gli Avengers, ma trova una propria morale e si ribella al suo creatore. Ha subito molte trasformazioni negli anni e nasconde sempre grande umanità».

Infine, chiediamo a Marco di Be a hero presenta: Red Sword, un albetto dedicato alla donazione del sangue realizzato insieme a Teresa Cherubini e presentato a Lucca: «Proviamo a spiegare la bellezza della donazione. – ci dice – Donare il sangue vuol dire aiutare gli altri e fare qualcosa di bene per se stessi. Dentro ci sono anche schede informative per chi non ha mai donato. Non servono superpoteri per donare il sangue però!».