Il film d’animazione della Ardman “I Primitivi” arriva al cinema dal prossimo 8 febbraio, lo abbiamo visto in anteprima per voi e c’è piaciuto moltissimo. Nel cast vocale italiano 

“I Primitivi” del quattro volte premio Oscar Nick Park era molto atteso perché segnava il ritorno della Ardman dopo tre anni da “Shaun – Vita da pecora” che fu un vero e proprio successo di pubblico. La casa di produzione è caratterizzata per l’utilizzo della tecnica claymation, un’animazione in plastilina tramite la stop-motion che sin dal loro primo lungometraggio “Galline in Fuga” è stato il marchio di fabbrica. Un’animazione diversa e molto più artigianale rispetto ai rivali della Pixar e dell’Illumination, che potrebbe far storcere il naso agli amanti della CGI ma che invece è sempre una piacevole rimembranza per gli amanti del genere. “I Primitivi” è un film a livello narrativo davvero molto semplice e lineare, che cerca di lanciare un messaggio di straordinaria attualità attraverso una metafora di facile comprensione in Europa e nel Mondo: lo sport ed in particolare il calcio.

Il protagonista Doug è probabilmente l’emblema del sogno di ogni bambino, vive con la sua famiglia nella valle e cerca di andare oltre e scuotere il suo gruppo che vive cacciando conigli. Primitivi molto controllati oseremmo dire, questo finché non ci sono i vicini dell’età del bronzo che li sradicano dalla loro casa. Spetterà proprio al giovane doppiato in originale da Eddie Redmayne mentre in italiano da Riccardo Scamarcio trovare una soluzione e sfidare i campioni del Real Bronzio ad una partita di calcio. L’accostamento tra “I Primitivi” e campioni dell’età del bronzo è storicamente inesatto, ma mai tanto efficace dato che possiamo vedere in questa disputa un confronto davvero universale: tra chi lotta e si impegna davvero contro gli individualisti, tra la classe più umile e quella più avida di ricchezza, ma anche in modo molto più semplice tra le piccole e grandi squadre che riescono a realizzare un sogno.


(Ufficio stampa Lucky Red)

“I Primitivi” per un appassionato di calcio non è sicuramente un film sullo sport, ma sulla sua essenza più vera e chiunque potrà riconoscersi tra risate e un velo di commozione. C’è anche spazio per l’emancipazione femminile con Ginna che per emergere sceglie di andare a giocare con “I Primitivi” perché in città non lo avrebbe mai potuto fare soltanto perché donna e la sua voce è quella di Paola Cortellesi (di recente vista in Come un gatto in tangenziale), che riesce a renderla al meglio. Anche nella traduzione dei dialoghi c’è tanto humour, con un chiaro riferimento al VAR e, qui i tifosi della Roma potrebbero restarci male, ad uno strano scherzo del destino dato che il cannoniere del “Real Bronzio” Dribblo è doppiato da Alessandro Florenzi che di recente ha fallito un calcio di rigore importante. Il cattivo del gruppo è l’avidissimo Lord Nooth, su cui Salvatore Esposito ha fatto un grande e divertente lavoro riuscendo a renderlo con un accento a metà tra il vichingo e il tedesco. Proprio lui è protagonista di una variazione del dialogo al doppiaggio, dato che propone uno sketch sulla VAR che in Inghilterra ancora non c’è.

Questo splendido film d’animazione della Ardman ci ha ricordato che possiamo essere anche de “I Primitivi”, ma l’importante è esserlo rispettando dei valori sociali che ci innalzeranno sicuramente a dei livelli più alti perché solo lavorando insieme spesso le più grandi imprese diventano realtà e se pensate che questi sogni possano accadere soltanto al cinema ricordatevi del Leicester City  di Claudio Ranieri capace di vincere la Premier League contro le plenipotenziarie avversarie oppure del Crotone dello scorso anno capace di giungere ad una salvezza miracolosa in Serie A. Le favole dello sport a volte sembrano un film, nel caso de “I Primitivi” è anche un bel film.