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È un passo che ha già fatto Gabriel Garko, ma per ragioni estremamente diverse da quelle che hanno spinto Michael Caine a rivoluzionare in qualche modo la sua identità alla veneranda età di 83 anni.

L’attore britannico, interprete della trilogia del Cavaliere oscuro o – più recentemente – Youth di Paolo Sorrentino, ha svelato al Sun le ragioni che lo hanno spinto a cambiare nome: Michael Caine è al secolo Maurice Micklewhite, nome che compariva nei documenti dell’83enne fino a quando i controlli negli aeroporti si sono fatti molto più serrati per via dell’aumento delle misure di sicurezza contro il terrorismo.

“Ho deciso di cambiare il nome quando è iniziato il problema con l’Isis. Succede sempre la stessa cosa, passo per il gate all’aeroporto e mi dicono: “Buongiorno Michael Caine”, poi consegno i documenti e immancabilmente mi aspetta una coda infinita nell’ufficio dell’antiterrorismo. Per questo ho deciso di cambiare il nome”.

 

Michael Caine ha poi confessato di essere rimasto profondamente scosso quando l’11 settembre 2001 Al-Qaeda ha distrutto le torri gemelle del World Trade Centre di New York: l’attore, infatti, stava scrivendo un soggetto relativo ad un simile attacco terroristico a Londra, ma dopo l’immane tragedia di 15 anni fa non è riuscito più a riprendere il copione e a finirlo.

“Prima dell’11 settembre stavo scrivendo questo testo, in cui un gruppo di terroristi si avventano sul grattacielo di Londra. Poi è successo il vero incidente. Sono rimasto così sconvolto che non ho mai più ripreso il copione”.

Ora che ha fatto i conti con la sua identità, speriamo che Michael Caine possa scrollarsi di dosso tutta quella paura e finire ciò che ha iniziato.