Mary Poppins, il classico intramontabile della Disney, viene definito razzista da un accademico, per colpa della nota scena dello spazzacamino.

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Durante le vacanze di Natale vengono mandati in onda in tv i film “del cuore”: che si tratti di “Una poltrona per due” o “Miracolo sulla 34° strada”, ma anche di Harry Potter o dei grandi classici Disney, sono film che hanno accompagnato l’infanzia di intere generazioni e che vengono rispolverati sempre con piacere.

E’ il caso di “Mary Poppins“, pellicola del 1964 con Julie Andrews: la storia della Tata magica e dal grande cuore ha divertito e commosso mezzo mondo ed ogni volta che viene rimandato in onda il pubblico lo accoglie con enorme calore.

Mary Poppins è il primo di una trilogia, sempre firmata Disney, che potrebbe aggiungere un altro elemento a breve: oltre a “Save Mr. Banks” del 2013 e a “Il ritorno di Mary Poppins” del 2018, la storia potrebbe continuare con un nuovo episodio, sempre con Emily Blunt nei panni della mitica Tata. Non solo: secondo le parole del regista Rob Marshall, il terzo episodio di Mary Poppins potrebbe essere dedicato ai diritti LGBT. “Sì, sarei contento se prendesse una direzione LGBTQ, di sicuro”, ha dichiarato ad Advocate.

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Mary Poppins è un film razzista, il messaggio nascosto dietro la scena dello spazzacamino

Sempre più spesso i mostri sacri della Disney vengono sottoposti a sterili processi di revisionismo storico – diegetico: l’ultimo a finire nel mirino è l’intramontabile classico ‘Mary Poppins’, accusato di contenere messaggi, battute e scene etichettabili come razziste.

L’Oscar del 1964 con la deliziosa Julie Andrews e Dick Van Dyke è stato analizzato nei minimi dettagli dal professor Daniel Pollack-Pelzner del Linfield College dell’Oregon. L’accademico ha scritto un pezzo sul New York Times prendendo in esame la famosissima scena dello spazzacamino, quando Mary, Bert e i due adorabili bambini finiscono per sporcarsi di fuliggine nel cantare ‘Cam caminin cam caminin spazzacamin’.

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Mary Poppins è un film razzista? Grave accusa, ecco le ‘prove’

Ebbene l’insegnante ha sottolineato che la faccia di Mary Poppins “si copre di fuliggine, ma invece di pulirla, si incipria il naso e le guance e diventa ancora più nera”.

Poi leggiamo: “È una parodia di minaccia nera; è persino pubblicato su un sito web nazionalista bianco come prova della gerarchia razziale del film”.

Decisamente discordi dall’analisi operata dall’accademico, i fan di Mary Poppins che proprio non riescono a ritenerlo un film razzista: “Le persone che sono così ignoranti da essere offese da tali scene non dovrebbero mai guardare la TV o i film. Ovviamente sono incapaci di pensare razionalmente”

Foto@Kikapress