Siamo abituati a vederlo sul grande e piccolo schermo, da solo o in compagnia del fidato Greg; ma nei sogni di Lillo c’era il desiderio di diventare un fumettista. L’attore si racconta ai microfoni di Funweek in occasione della masterclass a WEGIL.

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Lillo, dalla passione per i fumetti all’essere un attore: “Ho sempre preferito essere un fumetto”

Tutti ne conosciamo la grande verve comica e la bravura come attore, ma Lillo – al secolo Pasquale Petrolo – come sogno nel cassetto da giovane aveva quello di diventare un fumettista. E per un po’ ci è anche riuscito!

In occasione della Masterclass che si è tenuta giovedì 15 marzo a WEGIL (l’ex GIL, lo storico palazzo realizzato dall’architetto Luigi Moretti che la Regione Lazio ha restituito alla città di Roma riaprendolo e che, grazie alla gestione di Lazio Crea, propone moltissimi eventi di grande interesse), in concomitanza con la mostra ‘In grande stile, i fumetti di Repubblica XL’, dedicata proprio al mondo dei fumetti e aperta fino al 3 aprile, abbiamo incontrato l’attore che ha raccontato a Funweek i suoi esordi come fumettista e di come si sia ritrovato quasi per caso a fare l’attore.

“Ho imparato a leggere prima di andare a scuola grazie ai fumetti. – ha detto Lillo ai nostri microfoni – Ho costretto mio nonno ad insegnarmi le basi per poter capire che cosa stavo leggendo!”

Una grande passione quella di Lillo per i fumetti, dalla quale è nata la voglia di trasformarla in un mestiere.

“La vita mi ha portato verso altre cose, ma da giovanissimo per circa due-tre anni ho fatto il fumettista. – racconta l’attore – Anche se devo dire che il lavoro che faccio adesso non si discosta molto da quello, perché a me piaceva il fumetto umoristico e io faccio umorismo. Non lo faccio disegnato, ma sempre umorismo è!”.

Nove lune e mezza, Lillo: ‘In questo film si parla di maternità ma soprattutto della pre-maternità – sottolinea Lillo – Un mondo che noi uomini non conosciamo proprio!’

E’ stato un periodo meraviglioso quello in cui è riuscito a fare il fumettista, grazie anche alla straordinaria libertà che l’editore Francesco Coniglio gli dava. “Oggi è difficile che dei giovani disegnatori e soggettisti possano fare che vogliono” commenta Lillo. Ma non c’è stata solo la comicità nei trascorsi di Lillo come fumettista, anche una breve avventura nel mondo del fumetto erotico, ma il risultato è stato un completo disastro:

“Un fumetto erotico deve un minimo eccitare, il mio era terribile. – racconta ridendo – Aveva una storia orrenda, è stato uno dei fumetti più brutti che sia mai esistito!”.

Tra essere un personaggio di un film ed essere un personaggio dei fumetti, Lillo confessa infine di aver sempre preferito essere un fumetto. E ci è riuscito per ben due volte: qualche anno fa insieme a Greg è stato ospite in un numero di Topolino e poi ha dato il volto a NormalMan.

Vi lasciamo all’intervista a Lillo in cui ci svela anche quale supereroe Marvel vorrebbe essere!