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È stato presentato quest’oggi a Roma il nuovo film di Giuseppe Tornatore La corrispondenza con Jermy Irons e Olga Kurylenko. Una giovane studentessa universitaria (Olga Kurylenko) impiega il tempo libero facendo la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d’azione, le acrobazie cariche di suspense e le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente con la morte del suo doppio.

Le piace riaprire gli occhi dopo ogni morte. La rende invincibile, o forse l’aiuta a esorcizzare un antico senso di colpa. Ma un giorno il professore di astrofisica di cui è profondamente innamorata sembra svanire nel nulla. È fuggito? Per quale ragione? E perché lui continua a inviarle messaggi in ogni istante della giornata?

Con queste domande, che conducono la ragazza lungo la strada di un’indagine molto personale, inizia la storia del film.

Oggi è anche il giorno in cui il mondo della musica e dell’arte piange la scomparsa di una stella come David Bowie. “Il mondo è un po’ più grigio senza di lui. – ha detto Jeremy Irons – David era una grandissima persona, è stato un uomo, un musicista in grado di dare una grandissima e fortissima impronta alla cultura degli anni ’70, ’80, ’90 e, al contempo, nonostante la sua presenza così presente è riuscito a mantenere riservata gran parte della prorpia vita”. Per Irons i veri artisti sono quelli in grado di comunicare e lasciare qualche cosa, “esattamente come Shakespeare, di cui abbiamo ben poco eppure e che continua a parlare e a comunicare con noi, così sarà per David”.

“Oggi il mondo è un po’ più grigio con la sua scomparsa. – ha concluso Jeremy Irons – Ci ha lasciati un grande artista e un grande uomo e non vedo l’ora di ascoltare il suo ultimo album (Blackstar pubblicato lo scorso 8 gennaio nel giorno del suo 69esimo compleanno ndr) che continua a parlarci e a raccontare di lui”.