Ospite del Riviera International Film Festival, Selena Caramazza ha parlato del potere del cinema e dell’esperienza in The Bad Guy

loading

Si è concluso da pochi giorni il Riviera International Film Festival, giunto quest’anno alla sua settimana edizione. Tra i protagonisti c’è stata anche l’attrice Selene Caramazza candidata ai Nastri d’Argento 2023 come Miglior Attrice non protagonista per la serie Amazon Prime Video The Bad Guy.

L’abbiamo incontrata e ha parlato proprio dell’esperienza legata alla serie in cui interpreta Leonarda Scotellaro e che l’ha vista al fianco di Luigi Lo Cascio.

«The Bad Guy è stata un’esperienza bellissima per me, soprattutto lavorare su un personaggio molto diverso rispetto ai miei lavori precedenti. – Racconta l’attrice nella nostra intervista – Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana (i due registi) mi hanno dato la possibilità di trasformarmi totalmente, dal taglio dei capelli a tutta una preparazione fisica.. È stato interessante anche lavorare su un progetto con una comicità differente dal solito»

Leggi anche:– Luigi Lo Cascio in ‘The Bad Guy’: «È una serie a tratti shakespeariana»

Nonostante siano diverse le serie di successo, da The Bad Guy a Mare Fuori solo per citarne alcune, spesso si tende a prediligere i prodotti che arrivano dall’estero.

«Forse in parte perché in Italia si ha paura di rischiare, si preferisce restare nella zona comfort. Ma trovo che le idee non ci manchino. Forse a volte manca il tempo a disposizione degli sceneggiatori e degli autori per scrivere. A volte si ritrovano a dover fare tutto in fretta soprattutto quando si tratta delle stagioni successive alla prima. E avere tempo è importante perché permette una creatività maggiore, un confronto maggiore anche per quanto riguarda il budget. E nonostante gli americani investano di più, credo che negli ultimi anni la serialità italiana abbia alzato l’asticella.»

Il Riviera International Film Festival è dedicato ai registi Under 35 e ha fatto dei temi sociali e ambientali il suo asse portante, ma il cinema può aiutare il mondo a diventare un posto migliore?

«Penso di si, attraverso le sue storie attraverso quello che viene racconta al cinema. Il cinema può portare un maggiore confronto, una maggiore riflessione.»

Crediti foto@Kikapress