Nata dall’idea di due amici, ANote Music è un marketplace che mette in contatto chi detiene i diritti musicali con appassionati e investitori.

loading

Come far incontrare chi detiene i diritti musicali con gli appassionati di musica e gli investitori? Questa domanda ha ‘tormentato’ due amici ed ex compagni di scuola – Marzio F. Schena e Matteo Cernuschi –  che insieme a Grégoire Mathonet hanno fondato ANote Music. Nata nel gennaio 2018, la piattaforma è un marketplace di investimento in royalty musicali che dà a editori, etichette e artisti la possibilità di condividere parte delle royalties con una rete di investitori e appassionati. Si tratta di un nuovo sistema di monetizzazione che offre l’opportunità di prendere parte al percorso di chi crea musica grazie a una piattaforma integrata ai servizi di blockchain.

ANote Music
Foto da Ufficio Stampa

Era il febbraio 2017, durante il Festival di Sanremo, quando Schena e Cernuschi, attuali CEO e COO di ANote, si resero conto dell’impossibilità di investire nella musica da esterni. Fu così che, cominciarono a valutare l’idea di aprire questo mercato a un pubblico più ampio. L’incontro con il terzo co-fondatore Grégoire Mathonet trasformò le idee in realtà, dando il via al progetto ANote Music.

ANote Music si pone come obiettivo democratizzare il mercatogarantendo accesso a una nuova asset class alternativa. La piattaforma non offre consulenza finanziaria di alcun genere, non offre consigli su quando e come investire, ma fornisce agli utenti uno spazio per investire in modo semplice e trasparente nel settore musicale.

Come funziona ANote Music

La piattaforma offre la possibilità di vendere i diritti della propria musica, con un nuovo sistema di monetizzazione. Le nuove possibilità di investimento rendono gli utenti partecipi del percorso degli artisti, in modo semplice e trasparente. I cataloghi musicali dei detentori dei diritti sono sottoposti a un processo di due diligence, durante il quale vengono esaminati lo storico, i contratti e le potenzialità future dei cataloghi prima che questi siano messi all’asta. Durante le aste, gli investitori e gli appassionati di musica possono acquisire quote dei cataloghi musicali e, al termine, queste andranno a far parte del loro portafoglio di investimenti.

A seconda del catalogo preso in considerazione, gli utenti che hanno acquistato quote musicali ricevono i pagamenti delle royalties. La cadenza è mensile oppure ogni 3 o 6 mesi e, sempre grazie a ANote, possono tenere traccia facilmente dei loro guadagni e monitorare costantemente le prestazioni dei cataloghi. Ogni volta che viene “consumata”, la musica genera royalty che vengono raccolte e distribuite pro-quota agli investitori sulla piattaforma con il passare del tempo. I proprietari dei diritti mantengono al 100% il controllo della gestione dei propri cataloghi, mentre gli investitori su ANote Music diventano partner passivi. Sulla piattaforma la base utenti registra ritorni medi annui del 9.63%.

ANote Music
Grafica da Ufficio Stampa

Il modello di business utilizzato da ANote Music si basa su una commissione “listing fee” sul valore del catalogo al termine della fase di asta, e su commissioni di distribuzione quando le royalty vengono periodicamente distribuite agli investitori in piattaforma. Questo sistema consente di mantenere un profilo di commissioni estremamente flessibile e allineato sia per gli aventi diritto che per gli investitori, in quanto ANote riceve commissioni solo in funzione del risultato – per il resto, la piattaforma è commission free.

ANote Music e la blockchain

La piattaforma di ANote Music è integrata con il provider blockchain Algorand, per garantire massima protezione a ogni transazione e dare la possibilità agli utenti della piattaforma di aprire automaticamente un profilo sul sito del provider, associandolo poi in tutta sicurezza al proprio portafoglio ANote. Ogni transazione effettuata viene registrata nella blockchain, permettendo a tutti di controllare lo stato della richiesta, assicurando la trasparenza e la tracciabilità di ogni operazione e generando fiducia sia da parte della community di investitori che da parte di artisti, editori ed etichette discografiche.

LEGGI ANCHE: — Meet&Play: nasce una Casa del Gaming a Milano

Inoltre, con la possibilità di tokenizzare asset musicali e NFT di artisti, editori ed etichette discografiche su Algorand, i nuovi cataloghi musicali elencati sulla piattaforma ANote Music avranno un corrispondente token su Algorand, oltre a fornire il diritto a ricevere una suddivisione dei futuri flussi di royalty. Ciò apre opportunità anche per gli artisti che possono beneficiare di quotazioni migliorate, un migliore accesso ai diritti e altro, offrendo al contempo agli investitori un’attività diversificata alternativa.

I cataloghi

Il successo di ANote si deve anche ai cataloghi disponibili che comprendono alcuni dei brani più amati in tutto il mondo. Tra questi, The Nights (suonata da Avicii), Dancing in the Moonlight (nella versione dei King Harvest), In my Feelings (con Drake come performer), La solitudine (con la voce di Laura Pausini). Presenti sulla piattaforma anche i cataloghi di Sundance Music ApS che conta oltre 300 brani di vario genere – dal pop al rock psichedelico, passando per musica elettronica e indie. Tra le hit, Stereo Hearts (resa celebre da Gym Class Heroes e Adam Levine) e Take me Home (nella versione di Cash Cash e Bebe Rexha).

ANote Music
Grafica da Ufficio Stampa

Ampia scelta anche sul fronte italiano, con i cataloghi dell’etichetta bolognese IRMA Records, di Benvenuto Edizioni Musicali. Presenti anche Zero Assoluto, Le Vibrazioni (nei diritti di immagine), l’icona del metal Logan Mader, i  Machine Head, e il 50% dei Master Right sulla colonna sonora del film Cadillac Records. La soundtrack, nominata ai Grammy Awards del 2010 comprende pezzi classici della musica blues e R&B, rivisitati da artisti e vocalist quali Beyoncé, Solange Knowles, Nas, Q-Tip e Mos Def. Tra questi, il singolo At Last, cantato da Beyoncé vinse un Grammy (Best Traditional R&B Vocal Performance) e fu scelto come colonna sonora dell’Inauguration Ball della prima presidenza di Barack Obama.

Foto e grafiche da Ufficio Stampa