L’acqua può restituire ciò che ha tolto, grazie ad una campagna di beneficenza dedicata alle regioni alluvionate

Dopo l’alluvione che il 16 e il 17 maggio ha devastato l’Emilia Romagna e le Marche, è da subito scattata la corsa alla solidarietà: ai volontari che si sono rimboccati le maniche e sono scesi nel fango con le pale oggi si uniscono anche le strutture turistiche e ricettive in tutta Italia, che hanno aderito al progetto ACQUAx ACQUA– Un aiuto concreto per l’Emilia-Romagna e Marche, un’iniziativa di solidarietà ideata dal Gruppo TITANKA! Spa.

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L’obiettivo è coinvolgere quante più persone possibili attraverso un’operazione tanto semplice quanto efficace: vendere bottigliette d’acqua da 50 cl con sopra applicata una un’etichetta, dotata di QR Code, che spiegherà in dettaglio la natura dell’iniziativa benefica e la destinazione dei fondi raccolti.

ACQUAXACQUA, Marco Baroni: “Gli effetti dell’alluvione sono ancora da comprendere a pieno”

Marco Baroni, fondatore del Gruppo TITANKA! composto anche da Social Più e Semplify (con sede vicine all’epicentro) e anima dell’iniziativa, spiega che “molto è stato fatto, ma gli effetti reali del disastro sono ancora da comprendere appieno”.

Sull’iniziativa ACQUAXACQUA spiega:

Per questo ci siamo chiesti come poter aiutare, in modo concreto, le zone devastate. La risposta è arrivata grazie a ciò che accadeva intorno a noi, grazie alla grande macchina di solidarietà a cui abbiamo assistito. Come sempre la differenza la fanno le persone e le comunità forti e unite verso uno scopo comune. E anche la nostra rete, in fondo, rappresenta proprio questo: un network fatto di persone al servizio delle persone, degli imprenditori e del turismo. Con questa iniziativa, l’acqua può restituire ciò che ha tolto”.

Tutti i fondi raccolti saranno devoluti all’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi è impegnata da allora, concretamente e con continuità, nel contrasto dell’emarginazione e della povertà.

Grazie a oltre 500 realtà di condivisione tra case-famiglia, mense per i poveri, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, capanne di Betlemme per i senzatetto, famiglie aperte e case di preghiera, la Comunità assiste e nutre ogni giorno più di 41mila persone in tutto il mondo.