Nel cuore di Roma, Sant’Andrea al Quirinale è il capolavoro barocco di Bernini: un gioiello ovale di luce, arte e spiritualità gesuita.

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Nel cuore elegante di Roma, tra il Quirinale e via Nazionale, si nasconde una delle chiese più straordinarie del Barocco, quella di Sant’Andrea al Quirinale. Progettata da Gian Lorenzo Bernini per i Gesuiti, è un piccolo scrigno d’arte e luce nel quale l’ellisse sostituisce la retta, e lo spazio si apre come una visione teatrale. Un luogo che racchiude il genio di Bernini e l’immensa spiritualità del Seicento romano.

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Sant’Andrea al Quirinale: la storia di un capolavoro barocco

Andiamo con ordine e partiamo dalle origini. La chiesa di Sant’Andrea al Quirinale nasce nel 1658 per volontà dei Gesuiti, come chiesa del loro noviziato, e rappresenta uno dei vertici del barocco classicista romano.

Bernini, chiamato a progettare l’edificio, non si limita alla struttura: costruisce un percorso emozionale, dove l’architettura accompagna lo sguardo dal suolo alla cupola. Il committente, papa Innocenzo X Pamphilj, desiderava un edificio che esprimesse la gloria divina attraverso la bellezza.

E così fu. I lavori durarono circa dodici anni, con la collaborazione di Mattia de’ Rossi e altri allievi del Bernini. L’edificio, concepito come parte di un complesso più ampio, comprendeva anche spazi per lo studio e la meditazione. Ancora oggi, la sua facciata semplice contrasta con la ricchezza degli interni, dove l’oro, il marmo e la luce si fondono in un equilibrio perfetto.

All’interno, tutto è costruito per stupire: la pianta ovale, la cupola cassettonata con rosoni dorati e il magnifico Martirio di Sant’Andrea sull’altare maggiore, incorniciato da angeli in stucco. La chiesa è un’architettura “in movimento”, che simula un’ascesa verso il cielo. Al suo interno, è meravigliosa la Cappella di San Stanislao Kostka, con la struggente statua del santo morente, simbolo di purezza e dedizione.

Bernini trasse ispirazione dalle scoperte astronomiche di Keplero per la sua cupola ellittica: un omaggio alla perfezione delle orbite celesti. In origine, le ali del sagrato erano più lunghe e arrivavano quasi fino al Palazzo del Quirinale, ma vennero accorciate nel 1889 per allargare la strada.

Oggi Sant’Andrea al Quirinale è aperta ogni giorno con ingresso gratuito, e resta una tappa imperdibile per chi ama il Barocco e vuole scoprire un angolo di Roma che non tutti conoscono.

Photo Credits: Shutterstock