Sotto via Veneto, tra i fasti della Dolce Vita, si cela un “palazzo sotterraneo”: un cimitero di frati decorato con ossa trasformate in arte.
Passeggiando per le vie di Roma, anche lungo una strada glamour come via Veneto, nella quale si confondono i ricordi scintillanti della Dolce Vita e i caffè eleganti della tradizione capitolina, nessuno si immaginerebbe che, sotto i passi dei turisti e a pochi metri da Piazza Barberini, si nasconda un luogo che riesce a ribaltare ogni aspettativa. Non si tratta del solito museo e nemmeno di una catacomba, ma di un “palazzo sotterraneo” nel quale le stanze sono decorate con un materiale sorprendente: le ossa di migliaia di frati cappuccini. Un cimitero atipico, senza alcun dubbio, che però non ha il volto del lutto ma quello dell’arte e della riflessione sulla vita.
Leggi anche: — A Roma c’è una statua che è meglio non guardare mai negli occhi: il motivo
La cripta dei Cappuccini: un’opera d’arte composta da vere ossa umane è più di un cimitero nel centro di Roma
Andiamo con ordine e partiamo con il dire che questo luogo enigmatico è la Cripta dei Frati Cappuccini, che è parte della chiesa di Santa Maria della Concezione, commissionata nel Seicento dal cardinale Antonio Barberini.
In questo luogo così particolare, tra il XVII e il XIX secolo, furono trasferiti i resti di circa quattromila frati, provenienti dal vecchio cimitero dell’Ordine.
Lo spostamento non fu però una semplice sistemazione funebre: le ossa dei frati furono disposte con un certo ordine e con intenti estetici e spirituali, trasformando il corridoio e le sei cappelle in una vera e propria opera d’arte. Ogni stanza ha un tema: la cappella delle tibie, quella dei teschi, dei bacini, dei tre scheletri e, infine, la cappella della resurrezione.
Non è tutto: i lampadari delle sale pendono da vertebre e femori, gli archi sono ornati da teschi, le pareti diventano mosaici macabri eppure raffinati. Il tutto segue il discorso del “memento mori”: ricordati che dovrai morire, ma non per spaventarti, bensì per condurti a riflettere sul valore della vita e sulla promessa della resurrezione.
Photo Credits: Shutterstock


