Il 6 giugno 2025 verranno posizionati due nuovi Vectors of Memory, nell’ambito del seminario e walk lab Memorie Incise, organizzato da Ecomuseo Casilino
In occasione dell’80º anniversario della Liberazione d’Italia, la città si trasforma in un percorso urbano di memoria viva. Al centro dell’iniziativa, l’Ecomuseo Casilino – avamposto culturale del V Municipio – lancia il M.O.M.E.C. (Museo Open Air della Memoria dell’Ecomuseo Casilino), un museo diffuso che collega le Pietre d’inciampo di Gunter Demnig ai nuovi Vectors of Memory disegnati da Daniel Libeskind. Il 6 giugno, lungo la storica Via Casilina – liberata dagli Alleati nell’estate del 1944 – verranno posizionati due elementi simbolici che si aggiungono alle già presenti 27 pietre commemorative, suggellando il riconoscimento della strada come parte della Liberation Route of Europe.
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Memorie Incise, eventi del 6 giugno
La mattina del 6 giugno, la Via Casilina si tingerà di storia e architettura della memoria: i nuovi Vectors of Memory, sculture in acciaio ideate per segnare i luoghi salienti della Seconda guerra mondiale, racconteranno la traversata degli Alleati verso Roma e oltre. Questo tracciato diventa così “strada della Liberazione”, simbolo del ruolo essenziale svolto dalla periferia Est nel resistenziale anelito di democrazia e partecipazione, fondamenti della nostra Costituzione e dell’Europa unita.
Nel pomeriggio, al Nuovo Cinema Aquila, partirà il Seminario “Memorie Incise”: incontro con storici, ricercatori e testimoni che dialogheranno su come le pratiche storiografiche e il cinema conservino e trasmettano l’esperienza della Resistenza. A seguire, una rassegna di documentari permetterà al pubblico di approfondire immagini e racconti della Liberazione. Il giorno successivo, il 7 giugno, un WalkLab condurrà alla riscoperta delle location di Roma città aperta di Roberto Rossellini, restituendo alla narrazione cinematografica il suo contesto urbano originario.
L’Ecomuseo Casilino, nato nel 2012 per difendere il patrimonio immateriale dei quartieri Pigneto, Centocelle, Tor Pignattara, Villa Gordiani e Quadraro, conferma così la sua vocazione di “cittadella diffusa” di pratiche partecipative: tra laboratori, mappe emotive e progetti interculturali, riunisce 37 associazioni in un laboratorio vivo di memoria e cittadinanza. Il M.O.M.E.C. si inserisce nel “Giubileo dei Margini”, percorso vincitore del programma “Artes et Iubilaeum – 2025” e invita tutti a fare della Liberazione un gesto quotidiano, collettivo e aperto.


