Era il 18 febbraio del 1920 quando, alla presenza di re Vittorio Emanuele III, veniva posata la prima pietra della Garbatella, in Piazza Benedetto Brin, dove ancora è gelosamente conservata. 

Il popolare quartiere di Roma Sud, celebrato al cinema da Nanni Moretti e in TV con la fortunata serie I Cesaroni, si appresta a compiere cento anni e per festeggiare degnamente l’importante compleanno, l’VIII Municipio ha già iniziato a lavorare a una serie di iniziative.

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Nelle celebrazioni ufficiali del centenario della Garbatella, saranno coinvolte le istituzioni – Roma Capitale, la Regione Lazio, l’Università Roma Tre, l’ATER Roma, la Camera di Commercio e la Fondazione “Palladium” – ma anche e soprattutto i residenti, che sono anima e cuore di questo quartiere situato tra Via Ostiense e Via Cristoforo Colombo.

Il Municipio ha infatti bandito un concorso di idee per la realizzazione del logo del centenario che, ha spiegato il presidente Amedeo Ciaccheri, “diventerà il simbolo di Garbatella e della sua ‘festa’ in ogni evento che si terrà sul tema”.

Il logo dovrà essere “originale, innovativo e inclusivo”, rispecchiando l’autentica identità di questo celebre quartiere della capitale.

Per presentare la propria proposta c’è tempo fino alle ore 12 del prossimo 31 gennaio, termine entro il quale si dovrà spedire una mail avente per oggetto: “Bando logo Garbatella 100” – specificando il proprio nome e cognome –  all’indirizzo garbatella100@comune.roma.it. Oltre al file contenente il logo (510×510 pixel, in formato .PNG, metodo colore RGB, risoluzione 300 dpi), si dovrà allegare anche una breve relazione che descriva l’idea progettuale.

E se negli uffici del Municipio si lavora a pieno ritmo, per le strade del quartiere è uno scalpitare di idee e proposte. Intanto, è nato un comitato ad hoc, che non poteva chiamarsi che Garbatella 2020, finalizzato al coinvolgimento dei cittadini nei festeggiamenti per l’atteso centenario.

Insomma, da queste parti nessuno vuole arrivare impreparato a un evento che si preannuncia già straordinario.

(foto @shutterstock)