Che cosa succede quando il linguaggio e la verità non svolgono più il loro ruolo di interpretazione e verifica del mondo, bensì vanno a negare loro stessi a ogni singola affermazione? 
Che cosa succede quando la tirannia si appropria della parola e giustifica se stessa attraverso lo smantellamento di significato di ogni singolo termine, distruggendo certezze e portando violenza? 

Se questa appare la riflessione fatta dal genio di Eugene Ionesco nello spettacolo La Lezione del 1951, dunque appena usciti dalle nefandezze del nazismo), oggi in scena al Teatro lo Spazio di Roma fino al 19 febbraio, Fabio Galadini decide di sfidare il pubblico più pigro, riproponendo in una versione dall'attenta regia un capitolo fondamentale del teatro francese. 

Nelle mani di Fabio Galadini, che modula attentamente lo spazio e dirige egregiamente le due protagoniste Erika Rotondaro Simona Meola, La Lezione prende nuova forma e si mostra al pubblico nella sua contemporaneità.

A farla da padrone è sicuramente l'interpretazione eccellente di Fabio Galadini alla quale fa da contrappunto l'ingenuità costruita dell'allieva (Erika Rotondaro) e il sadismo materno e dittatoriale della Governante (Simona Meola).

Un'occasione originale e inedita per incontrare la storia del teatro del 900 magistralmente riportate in scena.

LA LEZIONE di Eugène Ionesco
Dedicato a Alessandro Fersen

Traduzione di Gian Renzo Morteo
Con Fabio Galadini, Erika Rotondaro, Simona Meola
regia  Fabio Galadini
14-19 febbraio, Teatro Lo Spazio – Via Locri 42/44 (Metro San Giovanni, Roma)