L’8 e 9 novembre, il pittoresco borgo di Introdacqua (L’Aquila), annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”, si veste di festa per la tradizionale Festa del Ringraziamento, un evento che intreccia storia, enogastronomia e spirito di comunità. Un weekend all’insegna della gratitudine verso la terra, dei sapori autentici d’Abruzzo e della convivialità, in uno scenario naturale e umano di rara bellezza.
La manifestazione affonda le radici nella storia millenaria del territorio, rievocando gli antichi culti contadini con cui si ringraziavano gli Dei per l’abbondanza dei raccolti. Oggi, come allora, Introdacqua rinnova questo gesto di riconoscenza, trasformandolo in una festa condivisa che coinvolge l’intero borgo.
Cuore pulsante della festa è l’enogastronomia locale. Gli stand disseminati tra le vie del centro storico offriranno un itinerario sensoriale tra i piatti tipici abruzzesi, preparati con prodotti a chilometro zero: zuppe di legumi, polenta con verdure, chitarrina all’Amatriciana, cotiche e fagioli, arrosticini e salsicce alla brace.
Non mancheranno le polpette al sugo, i dolci tradizionali, le castagne arrosto e la speciale pizza gialla con pancetta e zucca, simbolo dei colori e dei sapori autunnali. Tutto accompagnato da vino locale, birra artigianale e vin brulè, per scaldare il cuore e il palato dei visitatori.
Artigianato, natura e sostenibilità
Accanto ai profumi della cucina, la festa offre uno spazio dedicato all’artigianato tradizionale e agli antichi mestieri, con dimostrazioni e mostre che raccontano la vita rurale di un tempo.
Per gli amanti della natura, sono previste escursioni nei boschi circostanti, tra i colori del foliage abruzzese, che rendono unico questo periodo dell’anno.
La Festa del Ringraziamento è inoltre un evento eco-sostenibile e plastic-free, esempio virtuoso di come le tradizioni possano rinnovarsi nel rispetto dell’ambiente.
Le vie del borgo saranno animate da musica popolare, gruppi folkloristici ed esibizioni dal vivo che accompagneranno l’intero weekend. Atmosfere festose, luci calde e sorrisi trasformeranno Introdacqua in un palcoscenico a cielo aperto, dove ogni angolo racconta una storia di appartenenza e accoglienza.
Un borgo che rinasce grazie all’accoglienza
In controtendenza con il fenomeno dello spopolamento che colpisce molti borghi italiani, Introdacqua vive oggi una sorprendente rinascita multiculturale.
«È un fenomeno anomalo – spiega il sindaco Cristian Colasante –. Oltre 300 stranieri, tra inglesi, statunitensi, canadesi, australiani, irlandesi e scozzesi, hanno scelto di vivere qui. Molti hanno acquistato case e si sono integrati pienamente nella vita del paese».
Questa nuova comunità internazionale ha dato vita a un borgo rinato: case in pietra ristrutturate, piazze fiorite, festival musicali e iniziative culturali che animano Introdacqua tutto l’anno. Ogni domenica mattina, ad esempio, il tedesco Wolfgang e la statunitense Diane suonano in piazza brani flamenco-messicani, richiamando residenti e visitatori in un rito di incontro e musica.
Introdacqua, terra di emigrazione e ritorno
Il borgo conserva un forte legame con l’emigrazione: da qui partirono molti abruzzesi, tra cui famiglie i cui discendenti sono diventati celebri, come l’attrice Beverly D’Angelo, l’organista jazz Tony Monaco e il wrestler Ilio Di Paolo, i cui figli tornano ogni anno per consegnare una borsa di studio in sua memoria.
Oggi, grazie anche a progetti culturali come la D’Angelo’s House, museo dedicato all’emigrazione, Introdacqua è diventato un esempio di integrazione e multiculturalità, dove vecchi e nuovi abitanti condividono un’identità comune fondata sull’accoglienza.


