La bibliotecaria romana Lucilla Vespucci ha lasciato 156.000 euro al rifugio comunale di Muratella per aiutare i gatti randagi di Roma.
Non tutti i supereroi indossano mantelli. Alcuni portano gli occhiali da lettura e trascorrono la vita tra i libri e gli scaffali impolverati delle biblioteche. È il caso di Lucilla Vespucci, bibliotecaria romana scomparsa lo scorso gennaio, che ha deciso di lasciare un segno indelebile non solo nel mondo della cultura, ma anche in quello dell’amore per gli animali. Nel suo testamento, ha destinato 156.617 euro al rifugio comunale di Muratella, per il benessere dei gatti randagi di Roma.
Più di 150mila euro per i gatti di Roma: l’eredità di una bibliotecaria
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Lucilla Vespucci era una figura molto conosciuta nell’ambiente universitario della Capitale. Per anni ha lavorato come bibliotecaria alla Sapienza di Roma, distinguendosi per la dedizione al suo lavoro e per il suo impegno sociale. Oltre alla passione per i libri, infatti, amava insegnare l’italiano agli stranieri nel quartiere Esquilino, dove molti la ricordano per la sua gentilezza e la sua grande disponibilità.
Ma chi la conosceva sapeva anche di un’altra sua grande passione: i gatti. Nel suo testamento, Lucilla ha espresso il desiderio che la cifra lasciata in eredità fosse destinata “all’acquisto e alla manutenzione di arredi e attrezzature che possano garantire condizioni più confortevoli ai miei amati gatti”.
Una donazione che rappresenta un gesto di puro amore verso gli animali abbandonati, spesso dimenticati, e che contribuirà concretamente a migliorare gli spazi e la vita dei mici ospitati nella struttura comunale.
Accanto a questa volontà, Lucilla ha chiesto anche l’apposizione di una targa commemorativa al rifugio, in memoria sua e del marito Alfonso Vignoli, scomparso nel 2019. Un modo per legare per sempre la loro storia a quella dei gatti che tanto hanno amato.
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