loading

Si è parlato molto nei mesi scorsi dell'addio di Nick Luciani al gruppo con cui ha lavorato per più di 20 anni, i Cugini di Campagna.

ANTONELLO VENDITTI IN CONCERTO A ROMA

Una separazione che si è trascinata dietro chiacchiere e rumors e che ora lascia finalmente spazio alla musica, visto che Nick è pronto a presentare il suo primo singolo da solista, Chissà se lei mi pensa, che anticipa l'album – dal nome efficace – Ricomincio da me.

Abbiamo intervistato Nick, chiedendogli del suo progetto artistico e della sua carriera, arrivata a una svolta epocale soprattutto per esigenze personali. Ecco cosa ci ha rivelato.

 

Ciao Nick, come stai? Ci racconti innanzitutto il nuovo singolo, Chissà se lei mi pensa, che parla – come si evince dal titolo – di pene d’amore? Come è nata l’idea di questa canzone e soprattutto come mai l’hai scelta come primo brano in assoluto per ricominciare ‘da te’?

Innanzitutto un saluto agli amici di Funweek. Sto molto bene in questo periodo pieno di stimoli e novità, ma soprattutto pieno di musica. Il singolo Chissà se lei mi pensa è una canzone d'amore in stile pop melodico che narra la storia di una coppia di innamorati che sta attraversando un momento di crisi: lui soffre molto questa mancanza, questa rottura, ed affida i suoi dolori e le sue speranze alla notte, che interviene durante un sogno della sua amata sussurrandole parole d'amore cercando di recuperare questo rapporto di coppia, ricreando quelle atmosfere che hanno fatto sbocciare la passione tra i due. L'idea è nata riflettendo sul distacco e sulla fine di un amore, esperienza tra le più difficili che possano capitare nella vita di un uomo o di una donna. Ho scelto questo brano come apertura del mio lavoro da solista per diversi motivi: in primis è una canzone legata ad un genere melodico che non si distacca molto dalle canzoni che ho interpretato per anni con i Cugini di Campagna, inoltre rispecchia la direzione musicale che intendo percorrere in questo mio nuovo cammino artistico.

A proposito dell’album, il titolo vale più di mille parole. In che modo dunque hai ricominciato ‘da te’ e quali sono gli elementi principali di questo nuovo inizio?

Sto ricominciando da me nel senso più letterale possibile: finalmente oggi ho la possibilità di esprimere le mie idee in musica, la possibilità di fare quello che sento più adatto alle mie capacità e gusti musicali. Una cosa che aspettavo da tanto tempo e che per troppo tempo ho rimandato, assecondando cose che non mi piacevano. Ma allora non ero pronto, ora lo sono. E sono contento di averlo fatto, di essere ripartito da me.

È stato difficile decidere di voltare pagina dopo una carriera così solida e soprattutto un’identità così nota insieme ai Cugini di Campagna?

In un primo momento è stato certamente difficile, dopo 20 anni insieme nei quali sono stato la voce di un gruppo così importante. Ma come ho già detto non era più possibile per me continuare su una strada che non ritenevo più giusta. Quando abbiamo rilanciato il gruppo nella trasmissione Anima mia di Fazio e Baglioni è stato un momento magico, pieno di emozioni, il problema è venuto fuori in seguito, quando non c'è stato nessun progresso né musicale né professionale, lasciando il gruppo –  per decisione di Ivano Michetti – fermo a riproporre all'infinito un cliché ormai stantio.

Ho letto che sentivi soprattutto l’esigenza di provare cose nuove. Cosa ha risvegliato questa esigenza e come definiresti il tuo percorso artistico in questo momento della tua carriera?

Definirei questo momento della mia carriera con la parola evoluzione. Quella che è mancata per anni nella mia esperienza precedente. Volevo e voglio mettere in musica le mie idee e provare cose che per troppo tempo mi era stato impedito di fare causa una gestione, come dire, un po' troppo autoritaria del gruppo.

Parliamo del tour che stai allestendo. Cosa dobbiamo aspettarci?

Il tour 2015 di Ricomincio da Me è basato su uno spettacolo di grande energia e passione, quella che io e la band mettiamo nell'esecuzione di tutti i brani inediti come del resto in quelli che appartengono alla mia esperienza precedente. Il suono è pop e melodico, senza rinunciare ad una buona dose di rock e senza tralasciare parti dello spettacolo più movimentate. Una cosa alla quale tengo a dire è che, finalmente, in questo tour si canta e si suona tutto rigorosamente dal vivo. Grazie alla mia voglia di esprimermi live e grazie alla bravura dei miei musicisti, tutti professionisti di provata esperienza: Antonio De Luca al basso, Daniele Marcante alle chitarre, Lorenzo Cappelli alle tastiere e Daniele Natrella alla batteria.