Il brano ‘Filo Spinato – La Superbia’, la collaborazione con WeWorld e il ricongiungimento con il rap: intervista a Chadia.

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Venerdì 8 marzo è uscito il nuovo singolo di Chadia Filo spinato – La Superbia. Un brano che rientra nel filone del progetto sui 7 vizi capitali, raccontando le difficoltà di andare avanti dopo aver subito una violenza che inevitabilmente ha procurato ferite che faticano a cicatrizzare. «È scontato dirlo, ma questo brano nasce per la voglia irrefrenabile di dover parlare dei femminicidi avvenuti tra il 2023 e il 2024. – ci racconta Chadia – Mi sembrava il caso di parlare di una cosa delicata e attuale, perché molte donne hanno vissuto o vivono questo incubo. Non è corretto nei confronti di chi non c’è più non rendergli omaggio». Più che di un omaggio, Chadia parla però di un «grido»: «È un grido – spiega – per tutte quelle che non riescono a denunciare o che non ce l’hanno fatta. Ricordo, quando è morta Giulia Cecchettin, che la sorella disse Non facciamo un minuto di silenzio, ma un minuto di rumore. E la musica è il mio mezzo. Può arrivare a tante persone». Prodotto da Big Fish, Filo Spinato – La Superbia prende spunto soprattutto «dalla vicenda di Palermo perché la ragazza era mia fan e dovevo fare qualcosa anche solo nel mio piccolo».

Chadia e la collaborazione con WeWorld

Con questo singolo, tra l’altro, Chadia si fa sostenitrice di WeWorld, organizzazione italiana che da 50 anni difende i diritti di donne e bambini in 27 Paesi del Mondo, e in particolar modo della campagna #MaipiùInvisibili, attiva dal 4 al 16 marzo 2024. I fondi raccolti con la campagna andranno a sostenere il programma nazionale di WeWorld contro la violenza sulle donne che unisce a prevenzione e sensibilizzazione l’intervento sul territorio. 

«Io e WeWorld ci siamo cercati reciprocamente. – racconta Chadia – WeWorld previene le violenze, ma offre anche tanti servizi: dall’aiuto alle donne ai corsi di italiano e al doposcuola con i ragazzi. Oggi è complicato comprendere le nuove generazioni, mi sono rivista molto in loro. Ho incontrato un gruppo di ragazzine e ne è uscita una grande conversazione. Tante cose me le hanno ricordate loro. Hanno visto il video in anteprima e abbiamo parlato di amore tossico. La cosa più importante che ci siamo dette è che dobbiamo essere felici e non dobbiamo cercare sempre rifugio negli altri per stare bene».

«Io come insegno imparo. – continua Chadia – Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. Queste ragazze mi hanno ricordato che non bisogna per forza stare con qualcuno pur di sentirsi amate. Da piccolina mi è capitato, ma era un amore superfluo. Un attimo fuggente che svanisce e ti lascia solo la delusione. Bisogna fare le cose per se stessi e mai per gli altri».

Intanto, Chadia ci preannuncia che dobbiamo prepararci a un 2024 «caldo». «Per me – ci dice – questo è un periodo di rinascita. Mi sento una fenice un po’ ferita, risorgo sempre ma ammaccata. Ci tenevo a far uscire Filo Spinato l’8 marzo anche se la festa delle donne è tutti i giorni. E poi sicuramente mi voglio riconnettere al rap. Non abbandonerò i sette peccati capitali, ma arriverà una sorpresa dopo l’altra».