Fuori il videoclip di Regginella, nuovo singolo di Schola Romana tratto dall’album Dieci Decimi

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Regginella è il nuovo singolo di Schola Romana, estratto dall’album “su rotaia” Dieci Decimi: continuano così i festeggiamenti per il decimo anniversario del progetto musicale di Davide Trebbi, con il videoclip, uscito il 10 maggio, di uno dei brani più significativi dell’intero album. La storia di Regginella come sempre è leggera ma piena di spunti di riflessione, a tratti commovente, declinata nell’immortale dialetto romanesco che dà peso e rotondità a ogni sfumatura, dall’ironia alla malinconia.

Regginella è la storia di un’ape sull’orlo di una crisi di nervi, travolta dagli eventi in una metropoli senza respiro, che ignora gli equilibri e le necessità essenziali, accecata da luci artificiali e incalzata dalla modernità: l’ape che lotta per la sopravvivenza è un po’ il ritratto a carboncino dell’attualità e delle crisi socio-esistenziali contemporanee che attanagliano, trasversalmente, un po’ tutti noi.

Regginella é un’ape che cerca di sopravvivere alle proprie compulsività volando verso un futuro immediato quanto incerto. Questione d’equilibrio”, spiega Davide Trebbi, “non c’è tempo per riflettere, mentre lo schianto è sempre in agguato a ricordarle che siamo tutti sotto questo cielo a sostenerci con le nostre ali. Regginella è distratta e affaticata da una luce artificiale che la devia nel suo volo e noi umani siamo ormai distratti da un sole malato che cerchiamo di sostituire con incerte tecnologie dimenticando che solo sostenendo la nostra vita in natura riusciremo a sopravvivere da uomini. Triste sarà il destino di Regginella senza il cielo e i fiori che invece dovrebbero essere il suo habitat naturale, il suo orizzonte di riferimento”. 

Dieci Decimi è uscito il 3 aprile, come produzione indipendente, realizzato da Davide Trebbi ed Edoardo Petretti: è stato definito un album su rotaia perchè narra storie e personaggi della Capitale partendo da un viaggio in tram (a bordo del 3) e terminando nella Stazione Termini, crocevia di arrivi, partenze, malinconie e solitudini sulle note anni ’50, nostalgiche e infallibili, di un brano poco conosciuto e riscoperto per l’occasione, a firma Cerri/Testa, affresco della stazione centrale dell’urbe che vede passare coppie e umanità disparata.

Un disco che si propone di avere una visuale completa (10/10, appunto) della Capitale, raccontata attraverso 7 pezzi originali, 2 cover e 1 intermezzo; un viaggio in dieci brani in cui la Città Eterna è sia protagonista sia cornice con una galleria scanzonata e fedele di personaggi che la vivono, la percorrono e talvolta la maltrattano.