Rehegoo, il più grande fornitore di musica indipendente di Spotify, consiglia come scegliere la musica giusta per praticare yoga.

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La musica giusta può fare la differenza anche quando si tratta di praticare attività sportive, come nel caso della pratica yoga. Suoni e vibrazioni, infatti, possono accompagnare perfettamente la meditazione a patto, però, che siano adeguate. Avere in cuffia i brani adatti può facilitare la concentrazione e il rilassamento, aiutando il corpo a distendersi e la mente a svuotarsi. Non solo. Ascoltare musica durante una pratica riesce anche a ridurre l’ansia, regolarizza la pressione sanguigna, migliora i livelli di colesterolo e il bilancia gli ormoni.

Yoga e musica
Foto Shutterstock

Per questo motivo, dunque, il consiglio è quello di predisporre una playlist ad hoc per le sessioni di yoga. A guidare nella selezione dei brani ci pensa Rehegoo, music service provider che attualmente è il più grande fornitore di musica indipendente di Spotify e il primo produttore mondiale di musica rilassante.

Per una pratica più incentrata sul respiro, inoltre, sono più indicati i suoni della natura o determinate frequenze HZ. Ad esempio, 174 Hz allevia il dolore e lo stress, 285 Hz guarisce tessuti e organi, 396 Hz aiuta a liberare dalla sensazione di paura o colpa, 417 Hz facilita il cambiamento, 528 Hz, detta anche frequenza miracolosa, è indicata per la trasformazione e la riparazione del DNA. Infine, 639 Hz riconnette le relazioni, 852 Hz riporta l’ascoltatore ad un ordine spirituale e 963 HZ incoraggia un senso di unità e unità.

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“Online è possibile trovare la musica adatta per ogni tipologia di sessione, basta saperla cercare nel modo corretto”, spiega Patrycja Kiepiel, Music Expert di Rehegoo di Rehegoo. “Ad esempio, per una sessione completa di yoga o di meditazione, che spazi in tutti i momenti differenti della pratica, è consigliato scegliere una playlist universale, senza alcun beat. Così che possa essere adattata alle esigenze del momento, per diversi momenti e movimenti, come la musica di sottofondo delle campane tibetane o i suoni della natura”.

Yoga e musica
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Quando invece la chiave è la dinamicità, una buona soluzione può essere rappresentata dal genere Chillout, genere musicale caratterizzato da un ritmo calmo ma che aiuta a scandire i movimenti e le asana. Per quanto riguarda il volume, infine, si consiglia di tenerlo sempre piuttosto basso, poiché la musica deve essere uno sfondo. In tal modo, si aiuta a la concentrazione senza però distrarre troppo la mente, che deve rimanere focalizzata sempre sul momento presente.

Alcune playlist consigliate

Foto da Ufficio Stampa / Shutterstock