Il bluesman napoletano, simbolo della sua amatissima Napoli e della musica italiana degli ultimi 30 anni, Pino Daniele continua a essere ricordato e omaggiato da amici, colleghi, fan e stampa.

Appassionati di musica ma anche semplici cittadini che, con la colonna sonora di questo speciale artista dall’animo blues, hanno vissuto e dato significato a momenti di vita speciali e quotidiani.

In questa memoria collettiva, è da Napoli che si è alzata la voce più commossa e commovente a ricordo di un simbolo unico e inimitabile della città.

Così anche Il Mattino, autorevole quotidiano campano, ha dedicato a Pino Daniele un ultimo saluto, rendendo noto un brano inedito che il cantautore cantò solo in un’occasione live a Napoli, ma che racconta il suo amore per il sud, come una sorta di testamento accorato: Sud, scavame ‘a fossa, voglio muri’ cu te.

Il brano, ricavato dall’archivio personale di Federico Vacalebre, uno dei più grandi giornalisti e cultori musicali italiani, rappresenta una

 

vera e propria dichiarazione per la sua terra, mai dimenticata, anche quando la vita l’ha portato lontano.

"Sud, scavame ‘a fossa" recita il brano "voglio muri’ cu te! / Mmiez’ ‘e penziere d’ ‘a gente / dint’ ‘a chest’aria ‘e turmiente. / Sud, scavame ‘a fossa, / voglio muri’ cu te… / ‘Ncopp’ ‘o presepio a Natale, / dint’ a ‘nu cuopp’ ‘e giurnale".

La musica italiana ha perso uno dei suoi più grandi rappresentanti.