loading

Per annunciare il grande evento di Campovolo, dove si terrà la festa per i 25 anni di carriera, Ligabue ha riunito tutti a Reggio Emilia.

LEGGI ANCHE: I DETTAGLI DEL CONCERTO A CAMPOVOLO

Speaker radiofonici, blogger, giornalisti, fotografi e tv, hanno risposto alla chiamata riempendo cinque pullman, senza contare le persone arrivate in loco con i mezzi propri. Completamente al buio, siamo scesi su una pista di Campovolo, lì si è acceso il "Rock'n'roll boulevard" che ha illuminato il nostro cammino fino al palco, 18 pannelli a led raffiguranti le 18 copertine dei suoi album.

La serata l'ha aperta Luciano con tre canzoni, solo voce e chitarra acustica. Sogni di Rock'n 'roll, "la canzone dalla quale è partito tutto" spiega, Certe Notti e C'è Sempre una Canzone. Tre brani che rappresentano gli inizi, l’arrivo al successo e il presente. Il Liga ha voluto dietro al piccolo palco uno schermo dove poter ricordare anche le copertine dei tre album da cui arrivano le tre canzoni presentate ieri sera. A chi gli chiede quale sia il percorso emotivo che c’è nei tre dischi che ha alle spalle lui risponde: "Questo Campovolo sarà un serata speciale perché Buon Compleanno Elvis per esempio non l'ho mai eseguito integralmente, l'unico album che ho suonato integralmente è il primo, perché agli inizi non avevo repertorio. Ho la possibilità di suonare brani che non sono diventati singoli”.

 

Si fanno bilanci e qualche considerazione sul futuro artistico, è sincero e non ha paura di evidenziare cosa non abbia funzionato in passato. "Il mio modo di scrivere è cambiato; dal testo non scappi, sono parole che poi la gente ricorda a memoria. Adesso ho meno pudore, prima mandavo avanti i personaggi". "Di scivoloni nella mia carriera ce ne sono stati e si sono visti tutti. Sicuramente il mio terzo album o Miss Mondo, ma quello è stato quasi intenzionale. Ho avuto una crisi d'identità e ho scritto cose che per forza sarebbero state impopolari".

Ci anticipa che presto arriveranno due Making Off, il primo vuole raccontare il disco d’esordio, Ligabue, e avrà come curatore Luciano stesso, mentre il secondo racconterà il resto della carriera. “Per il secondo preferisco trovare un autore, sono due making off fatti per far parlare chi c'era con l'intenzione di ricordare anche chi non c'è più". Quando gli si chiede se abbia voglia di tornare dietro alla macchina da presa dice: "Vorrebbe dire rinunciare a due anni di musica, la lavorazione di un film è lunga e adesso che gli anni a disposizione non mi sembrano più infiniti preferisco essere su un palco e avere la gente davanti che urla. Quando fai un film al massimo ti dicono ‘ho visto il film, mi è piaciuto’ e ti danno una pacca sulla spalla”.

 

Il tour mondiale appena conclusosi lo commenta così: "È un regalo che ci siamo fatti io, Salzano e Maioli, potevamo rischiare di suonare in posti in cui magari non sarebbe venuto nessuno. Invece sono rimasto sorpreso, non sapevo che i giapponesi conoscessero le mie canzoni. È stato un viaggio della libertà, non avevamo vincoli di numeri". Questi 25 anni di carriera sono incorniciati da grandi numeri con quasi una pubblicazione all’anno, non solo dischi, che sono diciotto, ma anche libri, quattro, e film, due. Il numero di biglietti che Liga ha venduto in dieci anni, dal 2005 al 2015, è pari a 2.232.000. 25 anni di carriera che sono stati “Appaganti, Inaspettati, Avventurosi”.