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DARGEN D’AMICO, il rappresentante più eclettico della scena rap italiana, è tornato il 3 febbraio con un nuovo album d’inediti, “D’IO”.

Un lavoro discografico che contiene “un poco di tutto quello che ho fatto fino a qui" ha raccontato Dargen "e che come ovvia conseguenza nell’edizione limitata  (rinominata edizione enciclopedica e ad oggi in vendita solo nello store digitale di Amazon) conterrà interamente la mia discografia”.

In occasione dell'uscita dell'album, Funweek.it si è fatta raccontare da Dargen D'Amico la genesi e i contenuti della sua nuova originale e intelligente fatica discografica.

Dargen D'Amico Essere non è da me è il nuovo singolo

“Capita di guardarsi indietro per non perdere l'orientamento o un taxi" ha dichiarato il cantante parlando dell'album. "Prima di scrivere D'iO ho scelto coscientemente per la mia prima volta di riascoltare tutti i miei lavori precedenti. Volevo capirci qualcosa, volevo D'iO fosse una mappa della summa. Io non colleziono gli album in nessun senso – né dischi nè fotografici o di ricordi – ma credo che riascoltare sia un processo molto simile".

Dargen D'Amico Essere non è da me: un brano figlio di D'iO

"ESSERE NON E' DA ME" ha continuato l'artista "è un brano figlio di D'iO, è un dialogo (o monologo, a seconda delle credenze religiose) con la luna – intesa sì come satellite ma altrettanto come l'Una e cioè sinonimo dell'Uno, e quindi dell'Universale, di Dio, la Summa. Ed è qui che tutto torna, quando decido di montare le immagini delle passeggiate fatte nell'ultimo anno e passa, che poi effettivamente è stato il periodo di gestazione di D'iO.”