La band rock più grande al mondo è tornata a suonare a casa per un evento solidale che si è tenuto sabato 29 luglio a Cesena. Il racconto di ‘Rockin’1000 For Romagna’.

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L’ingresso in campo dei mille musicisti, le luci che si abbassano, il volume che prorompe non prima di aver dedicato un minuto di silenzio alle vittime dell’alluvione dello scorso maggio. Se c’è una parola che può descrivere uno show unico come quello letteralmente messo in campo (stavolta all’Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena) da Rockin’1000 è adrenalina. Quelle che ti prende allo stomaco a tradimento, dal minuto 0:00, quando ancora non te l’aspetti e che corre di fila in fila, facendosi percepire forte e chiara. Fisica.

È così che l’energia emozionata dei mille sul prato diventa energia vibrante per tutti, combustibile che prende fuoco alla prima nota. Un campo magnetico che respira e batte al ritmo di migliaia di persone (20,000 sono quelle accorse ad assistere alla serata). “Una follia collettiva”, come l’ha definita Lodovica Comello alla conduzione dello speciale concerto solidale che, sabato 29 luglio, ha riportato la rock band più grande al mondo esattamente lì dove tutto era iniziato, a Cesena.

Rockin’1000 For Romagna
Foto da Ufficio stampa Wfy

A sette anni dal primo evento, infatti, l’occasione di questo ritorno è più che importante e affondi le radici nella cronaca recente più drammatica. Lo ricorda a chiare lettere il fondatore di Rockin’1000, Fabio Zaffagnini: “Per noi questa è una serata super speciale. Vogliamo raccogliere fondi per le province di Forlì-Cesena e Ravenna fortemente danneggiate. Dopo aver coadiuvato il coordinamento dei volontari attraverso la creazione del servizio volontarisos.it, che ha permesso la gestione di oltre 50 mila persone, abbiamo voluto lanciare questo evento di raccolta fondi insieme ai nostri soci di Orienta Capital Partners”.

“Ma siamo qui anche per lanciare un secondo messaggio molto importante. Perché la Romagna è ripartita, non è rimasta impantanata nel fango. Non è più in ginocchio, ma al contrario, una terra che si è rimessa in carreggiata, pronta ad accogliere milioni di turisti con i servizi ed il sorriso di sempre”.

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Fabio Zaffagnini: cambiare prospettiva per salvare l’ambiente

A proposito del climate change, di cui la recente alluvione è una drammatica manifestazione, Fabio Zaffagnini propone una riflessione sulla prospettiva futura. “Quello che vedo è che continuiamo a mettere una toppa sopra l’altra su un tessuto ormai logoro. E mi chiedo se questo sia l’unico modo per affrontare il problema. Dobbiamo cambiare e pensare in ottica ambientalista, termine che oggi sembra essere diventato un insulto. Mentre uno scemo che dice che è normale che faccia caldo in estate è considerato normale. Ma come abbiamo fatto a ridurci così?”.

Rockin'1000 for Romagna
Logo da Ufficio Stampa

La risposta coinvolge anche la comunicazione. “Il racconto del cambiamento climatico è un disastro”, prosegue il fondatore di Rockin’1000 che è anche geologo marino. “Prevalgono la  rabbia e l’astio, e vediamo persone che bloccano strade e imbrattano opere d’arte: come si fa a pensare di sensibilizzare così? La rabbia come sfogo è l’anticamera della rassegnazione, non serve a niente. Dobbiamo cambiare e ragionare in un’ottica diversa, come una sfida che possiamo vincere insieme. Non è facile ma possiamo esercitare piccoli atti di potere con le nostre scelte”.

“Li chiamo atti di potere e non sacrifici perché un atleta si allena per vincere, non per perdere, e non parlo di partiti ma del potere di cambiare le cose”, conclude Zaffagnini. “Come questi mille musicisti: da soli fanno anche degli errori ma insieme riempiono uno stadio e lo fanno con energia, nessuno parla di sacrificio. Sono tanti sogni individuali portati avanti insieme. Senza astio e senza rabbia. La rabbia ci farà morire, la speranza ci farà vivere e vincere”.

La scaletta: Diodato special guest

Rockin’1000 For Romagna snocciola due ore di successi rock, dai Metallica ai Green Day, dai Queen agli irrinunciabili Foo Fighters. Diretti da Rodrigo D’Erasmo e Daniel Plentz, i 1000 elementi in campo hanno suonato una setlist di 20 brani con un medley dei Radiohead cantato dalla special guest Diodato.

“È un grande onore essere qui, una botta incredibile”, esordisce il cantautore che sta girando l’Italia con il suo Così speciale summer tour. “Devo dire che sono tornato a quando suonavo con la band in cantina, ritrovando quella gioia e quel trasporto. Che poi sono il senso della musica abbattere le barriere e farci sentire vivi. Abbiamo scelto un medley dei Radiohead perché sono stati un punto di riferimento per me, quindi cogliamo l’occasione e proviamo a divertirci così”. (A fine performance dirà: “mi sono scatenato come un pazzo ma è bello così, vivendola tutta al 100%”).

Rockin’1000 For Romagna Diodato
Foto da Ufficio stampa Wfy

Di seguito la scaletta:

  • Enter Sandman (Metallica)
  • Smells like Teen Spirit (Nirvana)
  • Bullet with Butterfly Wings (The Smashing Pumpkins)
  • Won’t Get Fooled Again (The Who)
  • Livin’ On a Prayer (Bon Jovi)
  • Knights of Cydonia (Muse)
  • How We Roll (Rockin’1000, Black Stone Cherry)
  • Boulevard of Broken Dreams, American ldiot, Basket Case (Green Day Medley)
  • Jumpin’ Jack Flash (The Rolling Stones)
  • Yellow (Coldplay)
  • Just, Paranoid Android (Medley Radiohead con Diodato)
  • I Wanna Be Your Dog (The Stooges)
  • Where is My Mind? (Pixies)
  • Bohemian Rhapsody (Queen)
  • My Hero (Foo Fighters)
  • Another Brick In the Wall (Pink Floyd)
  • Seven Nation Army (The White Stripes)
  • Romagna Mia (Secondo Casadei)
  • Killing in the Name (Rage Against The Machine)
  • Learn to Fly (Foo Fighters)

I numeri di Rockin’1000 For Romagna

Stadio sold out per l’evento benefico, con circa 20mila persone a riempire gli spalti e qualche centinaia ad ascoltare nelle strade limitrofe. On stage 250 batteristi, 250 bassisti, 300 chitarristi, 45 tastieristi e oltre 200 voci hanno infiammato Cesena, sulle note dei brani più iconici dello scenario rock. Ma le attività a supporto del territorio sono andate anche oltre lo stadio: Gibson Europe in collaborazione con Gibson Gives ha collaborato con Rockin’1000 per la donazione di chitarre e strumentazione musicale per le scuole di musica colpite dall’emergenza in Romagna.

Inoltre una speciale Les Paul è stata consegnata al fondatore di Rockin’1000 Fabio Zaffagnini che ha firmato lo strumento insieme agli ospiti speciali del concerto. La chitarra verrà messa all’asta sul sito di Rockin’1000 a Settembre per raccogliere ulteriori fondi da donare agli enti incaricati di dare supporto alle zone alluvionate. Altri brand legati al mondo della musica come Tama e Tunecore hanno contribuito a sostenere l’evento con donazioni di strumenti e fondi.

L’intero progetto benefico e la donazione alle province colpite sono certificate da Deloitte & Touchè, a garanzia di una trasparente e corretta gestione del ricavato del concerto.

Foto da Ufficio stampa Wfy