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Il 21 aprile esce Tortuga, album che segna il ritorno di Antonello Venditti a distanza di quattro anni dagli ultimi inediti, e una nuova fase della carriera del cantautore romano dopo il confronto con i suoi capolavori degli anni Settanta, con il tour "Ritorno al futuro".

Esperienza, incontro e scontro con il passato "difficile" del cantautore e di cui in Tortuga, album altamente autobiografico, si possono ripercorrere le tappe a partire proprio dal brano che dà il nome a tutto il progetto.

Tortuga: Antonello Venditti nuovo album dedicato all'amico scomparso

Come il bar che ha segnato l'adolescenza di Antonello Venditti, dal brano Tortuga, che chiude l'album e si fa prologo di un futuro percorso artistico, partono le storie raccontate in un progetto discografico nato in due anni di lavoro in studio e ispirazioni estemporanee in cui il cantautore ha riversato una parte del suo vissuto umano e artistico, dando vita a 9 pezzi che dialogano con il passato, il presente e il futuro.

Tutto con un compagno di viaggio speciale, Sandro Centofanti, recentemente scomparso e a cui Venditti ha dedicato l'intero album.

Amore, Amicizia, Roma, Musica, Passato, Presente e Futuro: tutte le anime di Antonello Venditti sembrano ritrovarsi insieme in un album che forse non colpirà il cuore dei "puristi" ma che sicuramente conquisterà il pubblico, quel popolo di persone che da quasi quarant'anni si riconoscono nelle parole di uno dei cantautori più rappresentativi dell'Italia dal quel lontano 1972 (anno del debutto) a oggi.

Antonello Venditti nuovo album e tante storie: 'lo sfigato che vince'

Antonello Venditti balla sulle note di "Ti Amo Inutilmente", racconta una nuova Sara in "Cosa avevi in mente", si commuove – e fa commuovere noi – in "Non so dirti quando" dedicata all'amico scomparso, si apre al racconto dell'amore più intimo e parla del suo rapporto con il "demone" della musica in "Nel mio infinito cielo di canzoni" – dove dimostra ancora una volta le sue uniche capacità vocali -, narra la vita scapestrata in "Attento a lei", e disegna un ritratto degli anni Settanta 'una vita dopo' con "Tortuga".

Un commento a parte va per "I ragazzi del Tortuga", lo 'sfigato che vince' – come ha dichiarato il cantautore – in cui ritroviamo l'Antonello Venditti degli anni Ottanta, in una sorta di 'nuova versione di Bomba non Bomba nella mia città': un brano che ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo inno del popolo della capitale, nel suo acquarello gioioso di una Roma contemporanea, con uno sguardo al passato.

Antonello Venditti nuovo album 'tra dance e rythm'n blues'

E mentre tanti cantautori italiani nati artisticamente negli anni delle lotte mantengono la loro linea artistica, Antonello Venditti con Tortuga si apre a un lavoro tecnologico, a un cosmopolitismo musicale, a un dialogo con sonorità tra il rythm 'n blues e la dance, con l'immancabile sax e un notevole lavoro sulla voce, dando vita a un prodotto discografico di cui nella presentazione alla stampa è apparso particolarmente fiero.