Mostre fotografiche a Milano: inaugurata ‘Humanity’ di Jimmy Nelson

Dal 20 settembre 2023 al 21 gennaio 2024, Palazzo Reale a Milano ospita JIMMY NELSON. Humanityuna mostra fotografica, promossa da Comune Milano – Cultura, prodotta da Palazzo Reale e Skira Editore, in collaborazione con la Jimmy Nelson Foundation, curata da Nicolas Ballario e Federica Crivellaro.

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Attraverso 65 fotografie di grandi dimensioni (alcune di 2×3 metri), appartenenti ai cicli più famosi della produzione di Nelson, la mostra documenta l’evoluzione creativa dell’autore, che ha trascorso la vita viaggiando per il mondo e fotografando alcune delle culture indigene più a rischio di scomparsa, raccontando gli usi e i costumi tradizionali che si sono preservati in un pianeta sempre più globalizzato e facendo emergere anche le loro emozioni.

Jimmy Nelson: riti indigeni, cultura e bellezza del mondo

Inizialmente attratto dalle culture indigene come custodi di antiche saggezze, esempi di resilienza e di radicamento, nel corso degli anni, il fotografo ha compreso quanto il suo lavoro potesse mettere in discussione e dissipare i preconcetti che classificavano queste etnie.

“Dal punto di vista artistico – afferma Jimmy Nelson – rimango affascinato dall’estetica delle popolazioni indigene. I loro indumenti vivaci, l’artigianato sofisticato e i paesaggi mozzafiato mi offrono un ricco arazzo visivo per catturare bellezza attraverso il mio obiettivo”.

Con le sue fotografie, Jimmy Nelson celebra la diversità culturale incontrata nei suoi viaggi a contatto con le miriadi di comunità della Papua Occidentale, del Tibet, dell’Africa, della Siberia, del Bhutan o di altre zone del pianeta, e invita lo spettatore a vedere il mondo attraverso una diversa prospettiva, incoraggiandolo ad accogliere e ad apprezzare la bellezza intrinseca di tutti come parte integrante della grande famiglia umana.

Le foto di Humanity come inno all’unità

Le sue immagini ritraggono di frequente membri anziani delle comunità, i cui volti portano i segni del tempo e di una vita di esperienze, come nella fotografia dell’anziana signora Inuit.

Numerosi ritratti di Jimmy Nelson mettono in evidenza la forza e la bellezza delle donne come quello della ragazza kazaka, potente simbolo di emancipazione femminile. I suoi scatti testimoniano come anche nei riti tradizionalmente maschili, ad esempio la caccia con l’aquila, le donne stiano rompendo le barriere di genere.

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“Un altro aspetto della fotografia di Jimmy Nelson – sottolinea Federica Crivellaro – è la rappresentazione delle persone in movimento, impegnate in rituali, che suonano strumenti musicali, che si arrampicano su rocce o cavalcano cavalli. Queste immagini non solo offrono uno sguardo sulle culture e sulle modalità di vita dei soggetti, ma servono anche a immergere lo spettatore in una cultura diversa in modo prudente e rispettoso.

Identità in evoluzione tra tradizione e modernità

L’intenzione è quella di illustrare l’influenza dinamica di fattori esterni, come la globalizzazione, la tecnologia e la cultura popolare, sulle società tradizionali e sulle loro identità in evoluzione. Piuttosto che documentare le culture da una prospettiva etnografica, il suo focus è quello di mostrare la loro vivace contemporaneità e l’interazione tra tradizione e modernità.

Dopo lunga sperimentazione con la fotografia analogica, l’artista ha cominciato a utilizzare un banco ottico di grande formato (10×8) in titanio, per poterlo trasportare con facilità – anch’esso esposto a Palazzo Reale – che gli garantisce una qualità d’immagine e una risoluzione eccezionali.

Questo ha segnato una tappa significativa nella sua evoluzione artistica, avvicinandolo al processo di creazione di immagini che assomigliano a dipinti. Una selezione di questa serie di fotografie 10×8 è esposta per la prima volta al pubblico proprio in questa occasione, insieme a delle installazioni polittiche che segnano un nuovo modello espositivo dell’artista.

Foto: @Jimmy Nelson via Ufficio Stampa CLP