La mostra Ipotesi Metaverso è curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: resterà aperta fino al 23 luglio 2023.

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Ha aperto i battenti il 5 aprile la mostra Ipotesi Metaverso a Palazzo Cipolla, nel cuore del centro storico di Roma: una mostra immersiva, sorprendente, che mette a confronto in spazi inediti i creatori di mondo del passato e del presente utilizzando linguaggi vecchi e nuovi e che sta avendo un grande successo di pubblico e di critica.

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Sull’Ipotesi Metaverso che dà il nome alla mostra abbiamo chiesto un’immagine e una suggestione al Prof. Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro e colui che vent’anni fa ebbe l’intuizione di trasformare Palazzo Cipolla nell’avamposto dell’arte contemporanea nella Capitale d’Italia.

Ben 59 le mostre organizzate a Palazzo Cipolla in poco più di vent’anni: dalla storica mostra di Banksy a Quayola, passando per London Calling per arrivare fino a Ipotesi Metaverso, che è la prima mostra anche a livello internazionale ad interrogarsi sull’aspetto filosofico, tecnologico ed esistenziale del Metaverso.

Secondo il prof. Emanuele, la macchina non è destinata a prevalere sull’uomo: Ipotesi Metaverso nasce proprio dalla convinzione che il mondo non potrà mai prescindere dalla convivenza con i sentimenti, con l’arte e con la poesia.

L’arte è il dominus del mondo e della società che cambia“, ha concluso il prof. Emanuele ed in effetti, visitando la mostra e immergendosi nella genialità senza tempo dei costruttori di mondi, risulta evidente che la tecnologia è solo uno strumento, sempre più raffinato, di espressione dell’arte, generata sempre e soltanto dalla mente umana.