È la fotografa romana Barbara Dall’Angelo una delle vincitrici del premio ‘Highly Commended’ del ‘Wildlife Photographer of the Year’.

La fotografa romana Barbara Dall’Angelo è tra le vincitrici del premio Highly Commended del Wildlife Photographer of the Year, prestigioso concorso di fotografie naturalistiche organizzato dal Natural History Museum di Londra. Selezionata tra 49.957 partecipanti provenienti da 95 paesi, è stata insignita del prestigioso titolo durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta a South Kensington. La sua foto e tutte le altre vincitrici sono ora esposte e visibili sino al 30 giugno 2024 al Museo di Storia Naturale di Londra.

«Per me è davvero un grandissimo onore questo riconoscimento. – spiega la fotografa Barbara Dall’Angelo – Sapere che la mia fotografia, insieme alle altre vincitrici, sia in mostra al Museo di Storia Naturale di Londra e che parlerà a milioni di persone, è una soddisfazione enorme. Sono anche molto contenta dal numero crescente di donne premiate al WPY: siamo ancora troppo poche, ma intravedo il cambiamento. È importante che lo sguardo femminile dia il suo contributo per la presa di coscienza su un tema così attuale».

Numeri alla mano, guardando quelli ufficiali in possesso del concorso, la 59esima edizione del concorso fotografico ha contato quasi 50mila iscrizioni. Di queste, il 25% erano di donne – di cui il 31% di età inferiore ai 17 anni – con un +2% rispetto al 23% dell’anno scorso. L’edizione 2023, quindi, entra nella storia come quella con il maggior numero di donne a partecipare alla competizione.

Lo scatto di Barbara Dall’Angelo

La fotografia di Barbara Dall’Angelo è stata scattata nella zona del Parco Nazionale di Doñana in Andalusia e ritrae i campi allagati durante il ciclo di coltivazione del riso. L’area inondata è così grande che si forma un autentico mare a scacchiera.

«Ero sul piccolo aereo Cessna di un amico per fotografare le paludi del fiume Guadalquivir. – spiega la fotografa – Cercavo dei bei riflessi sulle risaie, ma non mi sarei mai aspettata questa illusione ottica: la risaia sembrava un muro d’acqua che si solleva dal terreno, ed è stato sorprendente riuscire a immortalarne l’effetto. La coltivazione ecologica del riso in Andalusia è la perfetta simbiosi tra agricoltura e sviluppo sostenibile. Un vero e proprio paradiso per l’avifauna, con circa 6 milioni di uccelli che visitano questa zona ogni anno. Tuttavia, oggi l’intero bacino di Doñana è minacciato, dall’estrazione, anche illegale, di acqua dalla falda acquifera sottostante. Ciò si aggrava per l’aumento della salinità del fiume Guadalquivir, che irriga le risaie, per via dei dragaggi e delle diminuzioni delle precipitazioni».