Dal web al teatro e ora in tv a ‘Striscia la Notizia’: i Sansoni ci raccontano quanto è cambiata la loro carriera e cosa li attende nel 2023.

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Come tanti, hanno iniziato sul web conquistando in poco tempo con la loro comicità un largo pubblico. Il 2022 ha tuttavia regalato ai Sansoni l’approdo in tv, grazie all’invito di Antonio Ricci a partecipare a Striscia la Notizia. E così, Fabrizio e Federico Sansone – che già avevano avuto modo di sperimentare con il teatro – hanno aggiunto un nuovo tassello alla propria carriera.

«Galeotto è stato un giorno di settembre in cui stavamo rielaborando altre strategie per l’anno che stava arrivando. – ci raccontano – Uno dei nostri obiettivi è, ad esempio, il secondo spettacolo. Siamo nati nel 2018 quindi si può dire che abbiamo fatto passi da gigante, dalla nostra cameretta fino a Striscia. Uno pensa Chissà che background, che grande esperienza!. In realtà siamo due figli di operai che si sono fatti da soli e che hanno bisogno di tempo. Il pubblico forse non sa che c’è un lavoro meticoloso dietro, anche perché non riusciamo a delegare i lavori che facciamo».

Ma è tutto questo lavoro che ha portato i Sansoni nel tg satirico di Antonio Ricci. «È arrivata come un fulmine a ciel sereno una chiamata di Antonio Ricci a settembre. – ci dicono – Ci ha detto che ci voleva nella famiglia perché era arrivato il momento. Siamo stati nel radar di Striscia per un po’, prima con Paperissima Sprint e poi con Ficarra e Picone. Commistioni che si sono unite e che hanno portato oggi a questa possibilità. Per noi è una svolta perché sapevamo che questa esperienza stava per cambiarci la carriera. E infatti già ce ne siamo resi conto».

I fake trailer

In Striscia la Notizia, i Sansoni hanno optato per i fake trailer. «Sicuramente il cambio di linguaggio non l’abbiamo patito troppo. – spiegano – Quello che abbiamo fatto sul web non è proprio televisivo, ma quasi. I fake trailer sono una parodia dei trailer, è un po’ quello che Maccio ha fatto nel suo modo. I suoi erano a tutti gli effetti dei film parodiati. Noi abbiamo preso i generi e creato delle parodie. Il lavoro è metodico e dal punto di vista narrativo anche semplice. Tendiamo a parlare del momento, perché è Striscia e quindi abbiamo bisogno di una velocità di narrazione che appartiene al web. Con la gavetta abbiamo potuto garantire a Striscia la notizia un video a settimana di qualità. Lo dico per sottolineare anche le maestranze di Palermo, ragazzi che tecnicamente non hanno esperienze decennali ma che sono pazzeschi. Si capisce che c’è un lavoro ed è bellissimo, perché gli addetti ai lavori ci fanno i complimenti e anche il pubblico se ne rende conto».

Insomma – continuano i Sansoni – «l’asticella è alta e non era facile». «Ma il nostro obiettivo – puntualizzano – è sempre quello di strappare una risata per un motivo o per un altro. Ci siamo accorti che non c’è una legge per far ridere».

I Sansoni tra web, teatro e televisione

Cambia la piattaforma, insomma, ma mai l’obiettivo principale.

«A volte sembra che una carriera dipenda dalle svolte mediatiche. – ci dicono i ragazzi – Non è così, quei boost di popolarità non servono a nulla perché sono vuoti. Chi sta sul web può anche diventare famoso in un attimo, ma in maniera proporzionale come si sale poi si scende. A meno che non si riesca a costruire qualcosa. Qualche settimana fa ci è stato chiesto dei 400milioni di views raccolti in tre anni. La nostra risposta è stata che le visualizzazioni possono essere milioni, ma bisogna capirne la qualità. A volte il web abbaglia, ma i dati bisogna saperli interpretare».

In questo il tour teatrale è stato senza dubbio un banco di prova. «Abbiamo venduto quasi 40mila biglietti in un anno e mezzo. A Milano ne abbiamo venduti 900 e per noi è stata una soddisfazione immensa. Non possiamo far altro che raccogliere i dati e essere felici perché testimoniano una crescita a fuoco lento che è il nostro obiettivo», chiosano.

«È un equilibrio sottile, a volte anche solo parlarne annulla la magia. – commentano – Noi questa magia non sappiamo spiegarcela. E forse più non ci spieghiamo le cose, più il pubblico apprezza».

I Sansoni e i progetti per il 2023

Per il 2023, intanto, ci anticipano di aver scritto una canzone originale per il prossimo spettacolo. «Ci stuzzica molto il mondo musicale. – commentano – Ha un testo che parla dei genitori, dei sogni e soprattutto del rapporto che si ha con due genitori che non ti capiscono quando stai per fare un passo. Metaforicamente scherziamo sul posto fisso, sul senso dell’artista e mentre scherziamo affrontiamo contrasti bellissimi e che servono per crescere tra genitori e figli». E poi una nuova veste per il format Chiedo per un amico («Cambieremo sicuramente il background per non ricordare la pandemia», precisano).

«In tutte le piattaforme che usiamo spicca la voglia di dire qualcosa. – ci dicono – Se hai dentro qualcosa che vuoi comunicare agli altri, che tu canti o dipingi, a un certo punto esce perché spinge. Noi siamo determinati. E quando abbiamo un’idea che decidiamo di far diventare trasversale in qualche modo, riusciamo a metterla nero su bianco in un video».

Ma ora che sono in tv, cosa è effettivamente cambiato? «Stavamo girando un video in mezzo alla strada – ci rispondono – e un signore che non ci conosceva ha detto Quelli della televisione!, perché aveva visto la telecamera. Gli abbiamo potuto dire Sì, siamo quelli della tv. Ecco cosa è cambiato».