Mara Maionchi e Gabriele Corsi sono pronti a volare a Liverpool per commentare le semifinali e la finale di Eurovision Song Contest 2023: le loro dichiarazioni.

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Motori alla griglia di partenza per Eurovision Song Contest 2023, che vede alternarsi sul palco di Liverpool 37 nazioni per dare vita alla manifestazione non sportiva più seguita al mondo. “Al di là della connotazione che il paese ospitante dà, Eurovision è la rappresentazione massima della libertà artistica ed espressiva” esordisce il direttore dell’intrattenimento Prime Time Rai Stefano Coletta. “In quel mondo c’è veramente la libertà di portare valori come l’inclusione, il rispetto, la comprensione dell’altro e per questo all’Italia fa bene essere in Eurovision”.

Dopo il successo dell’edizione 2022 a Torino targata Rai, torna l’appuntamento con Eurovision Song Contest, la cui 67ª edizione è accolta dalla Liverpool Arena. Per l’Italia – rappresentata da Marco Mengoni con Due Vite – sono tre gli appuntamenti televisivi sa seguire. Le due semifinali del 9 e 11 maggio su Rai 2 (alle 21, precedute da due anteprime alle 20.15) e la finale del 13 maggio su Rai 1 (alle 20.40). Al commento la coppia inedita formata da Mara Maionchi e Gabriele Corsi.

Le dichiarazioni dei commentatori

Grande emozione nelle parole di Mara Maionchi, per la prima volta in questa veste al posto di Cristiano Malgioglio. “Sono terrorizzata”, esordisce sorridendo ma con una punta di ansia. “Ma mi farò passare la preoccupazione. Spero di essere educata, di comportarmi bene – si, qualche volta ci riesco –: vi prometto che farò di tutto. Un’esperienza così grande non l’avevo mai fatta, e ammetto di essere molto preoccupata. Però, insomma, spero di avere un salto in paradiso che mi aiuti perché veramente è una cosa colossale, che non mi sarei mai aspettata nella mia vita di fare”.

Eurovision Song Contest
Foto da Ufficio Stampa Rai

“Io spero di fare bene, di essere simpaticuccia e di fare le cose giuste, dando giudizi intelligenti, che siano idonei alle grandi canzoni che immagino ci saranno”, prosegue Mara. “Io sono molto emozionata e adesso cercherò di fare del mio meglio. E poi alla fine sapete che cosa succede? Che alla fine sono sempre io, speriamo che vada tutto bene! Farò affidamento molto sulla fortuna perché forse non ho ancora capito bene in quale situazione mi sono calata! Ho ricevuto complimenti da tutti, convinti che possa fare bene e di questo sono grata. Quindi, evviva”.

Per il nostro rappresentante Marco Mengoni, Maionchi – in giuria a X Factor quando l’artista vinse – ha solo parole di stima. “La sua nascita già faceva intravedere un grande prosieguo”, ricorda. “Perché il ragazzo era eccezionale, si adattava perfettamente alle proposte che faceva Morgan per la sua esibizione. Era veramente formidabile, come è rimasto formidabile anzi è migliorato, perché l’esperienza aiuta a migliorare. Sono molto emozionata e mi fa molto piacere perché l’ho visto appena nato e adesso è un’artista europeo, e speriamo presto anche mondiale”.

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“La cosa più bella di Mara è lasciarla al suo estro”, interviene Gabriele Corsi. “L’Eurovision Song Contest è veramente qualcosa di unico, difficile da spiegare per chi non lo vive. La mia volta è stata con Cristiano Malgioglio e fu un’esperienza incredibile: eravamo in studio, in piena pandemia e ci siamo trovati a commentare la vittoria dei Måneskin. Per me, questo, è il terzo anno ed è la festa della musica. Grazie veramente grazie alla Rai perché ha squarciato un velo e ha dimostrato che Eurovision è una grande manifestazione musicale, la più bella di tutte, nata peraltro da un’intuizione di un ex direttore della Rai che voleva fare il Sanremo dell’Europa”.

“Con Mara andiamo nella terra dei Beatles e questo è un grosso problema”, prosegue sorridendo Corsi. “Tagliateci le carte di credito perché rischiamo di spendere tutto comprando tutta la gadgettistica del mondo. Compreso quello che riguarda l’Incoronazione di Carlo III. Mara si è già fatta la spilla con la regina, quindi già so che compreremo il cappellino con la Union Jack. Insomma, sarà una lunga settimana. Speriamo di divertirvi e di accompagnarvi in un grande spettacolo di inclusione. Vedremo di tutto: da gente che cavalca un missile a pezzi, diciamo, di cultura quasi etnica. Quindi sarà in pieno spirito di unione e fratellanza”.

Dopo non succede, ma se succede.. che portò fortuna ai Måneskin quale potrebbe essere lo slogna 2023? “Visto quello che è successo a Sanremo (il riferimento è alla serata cover, in cui Marco Mengoni ha vinto interpretando Let It Be con Il Kingdom Choir), direi che il mantra di questanno è let it be.  Vedrete tanta gente, è una manifestazione che nasce sullo spirito dei Trattati di Roma e, anche dal dietro le quinte, percepisci veramente la voglia di tanti ragazzi di sentirsi europei. Questa è la cosa migliore, secondo me, che poi ti porti a casa”.

L’impegno Rai per Eurovision Song Contest 2023

Importante anche l’impegno di Rai Radio 2, radio ufficiale che seguirà in simulcast le due semifinali e la finale. Alla conduzione Diletta Parlangeli, Saverio Raimondo e LaMario. Inoltre, Rai Pubblica Utilità per favorire una maggiore inclusione provvederà a sottotitolare e audiodescrivere le tre serate in diretta su Rai 2 e Rai 1 e a rendere accessibile, anche attraverso la Lingua dei Segni, la serata finale su un canale dedicato di RaiPlay. Il servizio di audiodescrizione sarà attivo in streaming per tutte e 3 le serate anche sul canale RaiPlay2 .

L’attività social di raiplay, poi, prevede la pubblicazione di due interviste originali a Marco Mengoni dal titolo “Beatles” e “United by Music”, più altri contenuti originali forniti dal management di Marco Mengoni e il backstage dello spot televisivo. La copertura social di Eurovision, poi, coinvolgerà diversi profili, ognuno con uno specifico taglio editoriale coerente con il target di riferimento.

Eurovision Song Contest 2023
Ph. Corinne Cumming / EBU

Anche Rai Cultura racconta la manifestazione attraverso le partecipazioni del nostro Paese con le due puntate de “L’Italia e gli italiani all’Eurovision Song Contest”, in onda venerdì 12 e sabato 13 maggio alle 19.30 su Rai Storia. Si comincia con la prima edizione del 1956 per arrivare agli anni ’90 e si prosegue con la storia più recente, con il ritorno dell’Italia all’Eurovision Song Contest, dopo anni di oblio, dal secondo posto di Raphael Gualazzi nel 2011 al trionfo dei Maneskin nel 2021.

Isoradio per il secondo anno consecutivo racconta il grande evento di musica. Lo slogan della manifestazione “United by Music” sarà il leit motiv del canale unendo il racconto di artisti, giornalisti, fan club e pubblico. Un’alchimia che Angelo Torchetti ai microfoni di Isoradio farà vivere in diretta dall’8 al 13 maggio. Spazio alla rassegna di Liverpool, inoltre, nei servizi degli inviati del Tg1 e di Rai

Radio 1, oltre che sulle altre testate Rai.

Ph. Corinne Cumming / EBU e Ufficio Stampa Rai